3 marzo 1970 – Sospensione temporanea dei corsi mascherati a Sesto

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Storia del Carnevale

Sesto giorno per giorno la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore dei libri Sesto una bella storia e Sesto Fiorentino – I giorni della nostra storia

Fatti e date che caratterizzano la storia e la cronaca della città di Sesto con la speranza che ci possano aiutare a conoscere la nostra semenza e a intuire il nostro futuro.

La casa sul confine dei ricordi,
la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi là le tue radici
se vuoi capire l’anima che hai (Francesco Guccini)

Sesto giorno per giorno

3 marzo 1970 – Terminano i corsi mascherati a Sesto

Nel 1956 un gruppo di ragazzi che frequentava la parrocchia di San Martino e che aveva già costituito il Centro Turistico Giovanile–gruppo Terza punta, diede origine al Carnevale dei Ragazzi. Si trattava di una manifestazione incentrata sulla sfilata di carri allegorici per le vie di Sesto e dai corsi mascherati ad essa correlati. La riuscita dell’evento era basata sulla buona volontà dei volontari che nei mesi precedenti lavoravano la cartapesta nei capannoni dietro la Pieve di San Martino.

Storia del Carnevale
In piedi: a sinistra Mario Parigi (Mugnana), a destra Giacomo Bellandi

Si trattava, come ci ha riferito Giacomo Bellandi in un’intervista del 2019, di un’attività lunga e faticosa. I lavori iniziavano a ottobre e si svolgevano nelle pause pranzo e nei dopo cena degli attivisti.

A causa delle difficoltà organizzative nel 1970 i corsi furono sospesi, ma per fortuna la manifestazione riprese vigore già nel 1976 quando al Carnevale fu associata la Sagra delle Budella e del Roventino che si teneva in piazza del mercato. Memorabile, in quel periodo, che durò fino alla fine degli anni ’90, fu la realizzazione di un carro (Locomotiva Bayard) che rappresentava il primo treno circolante in Italia sulla linea Napoli-Portici e di un altro (King of Mississipi) con la forma di battello a pale sulla falsariga della Marieville statunitense. Trasportava più di cento persone. E poi ancora il Tramway, il Lupo e i Tre Porcellini, Nettuno e Spazio 1983

Da piazza della Chiesa, alle 15 si sono mossi i carri: la vaporiera di Santa Fè, Napoli contro tutti, Pinocchio, La spada nella roccia e Giamburrasca in Tv.
I grossi fantocci di cartapesta hanno poi dato il via alle scorrerie dei ragazzi e dei giovani. Ogni carro è stato seguito in media da una trentina di bambini e da qualcuno che bambino non è più da un pezzo. In mezzo a tutta quella confusione si aggiravano due ciclisti mascherati, fuori ordinanza: le biciclette erano alte almeno due metri tanto che per starci sopra doveva esser necessaria una notevole abilità. Ma i due giovani ciclisti, Gianni Contini e Giacomo Bellandi, non solo sono stati bravi equilibristi, ma con le loro spericolate acrobazie hanno fatto divertire il pubblico (La Nazione 1965)

In un paese come Sesto, abituato, ma forse sarebbe meglio dire propenso, alla contrapposizione, non poteva mancare la proposta alternativa e così, per la gioia dei bambini dell’epoca (tra cui il vostro scriba), il martedì grasso, sul finire del pomeriggio, dopo la sfilata dei carri iniziava il veglione mascherato al circolo Rinascita. Dai baciapile o dai mangiapreti, l’importante era continuare a divertirsi.

Daniele Niccoli

1 COMMENTO

  1. Si, noi ragazzi del CTG ci ritrovavamo i pomeriggi e le sere dopocena con i “ maestri “ più grandi a preparare i carri, i vari Mugnana ,Bellandi, Cioni, Arrighetti avevano il compito ed anche la responsabilità di effettuare i lavori più pericolosi e di impegno “ingegneristico” per i ragazzi la catena di montaggio colla,carta, attacca, liscia, modella e quando ti riusciva anche le pitture!
    Momenti indimenticabili che facevano squadra e amicizia!

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