4 luglio 1952 – Ricordi di Valdirose

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Sesto una bella storia

Sesto giorno per giorno la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro Sesto una bella storia e Sesto Fiorentino, i giorni della nostra storia

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

La casa sul confine dei ricordi,
la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi là le tue radici
se vuoi capire l’anima che hai (Francesco Guccini)

Sesto giorno per giorno

4 luglio 1952 – Ricordi di Valdirose

Stasera c’è un’afa che la si taglia co’ i’ cuttello. Un tira un zinzolino di vento neanche a pagallo oro. Gl’è tutt’i giorno che sono a strasciconi con Lorisse, ma ’un se n’è imbroccaha una. Prima m’è entrata una marruca ni’ dito e poi ho rimediato anche un nocchino da i’ babbo perché ni’ giocare sono andaho a finire ni’ concio di’ Sarri.

E non tirar su quel ninfolo – m’ha detto – sennò te ne do un’artro.

Stasera solo zanzare e granocchi. I valdirosesi ’un’hanno voglia di chiacchierare. Saranno stracchi, oppure l’è quest’appiccicume che ti fa passare anche la voglia di discorrere. Ma tra poco ce l’avrò i’ daffare. I’ zio egidio l’è appena andaho a letto. Tra poco comincerà a dimenarsi ni’ letto e a sognare. Di solito si scote così tanto che, se uno ’un lo sapesse, crederebbe che potesse rimanere su’ i’ tiro. A quel punto invece principia lo spettacolo perché̀ quando i’ zio sogna l’è meglio che essere a i’ cinematografo.
L’altro giorno ci siamo divertihi un monte a sentillo raccontare della fiera delle bestie a Barberino.
Ni’ sogno c’era andaho con i’ calesse insieme a i’ su’ cugino Ugo. Gl’avea le marmeggiole perché volea arrivare prima degli altri contadini per fare i meglio acquisti e così s’è messo a incitare il cavallo e il cugino.

Vai Ugo, frustalo qui’ ronzino che gli si fa mangiare la polvere a quegl’altri.

Gl’era così preso dalla situazione che per rendere meglio l’idea gli sembrava di infilare il frustino nelle rote per aumentare il rumore come se gl’andasse più forte.
La parte più bella però è stata quella del rientro a casa la sera. Lo zio Egidio, soddisfatto della giornata, gl’ha lasciaho i’ cavallo nella stalla, ma, mentre si conduceva a ringraziallo per la velocità con cui l’aveva portaho fino ni’ Mugello, un grosso topo gli s’è infilato ne’ pantaloni. Figurati gl’urli:

Ugo, aiutami, m’è entrata una tarpa ni’ gambule de’ carzoni!

Daniele Niccoli

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