Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri
Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno
Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza (Dante, Inferno, canto XXVI)
4 maggio 1848 – Il primo treno alla stazione Leopolda
Nel marzo 1838 per ordine del Granduca Leopoldo II, i banchieri Pietro Senn ed Emanuele Fenzi riuscirono a raccogliere i fondi per la realizzazione di una linea ferroviaria in grado di collegare Firenze con il porto di Livorno. Alla progettazione partecipò Robert Stephenson, figlio dell’inventore della locomotiva a vapore.
I lavori partirono da Livorno con un binario unico. Il primo viaggio di prova fu effettuato il 27 gennaio 1844 sulla tratta Pisa-Livorno che era l’unica conclusa fino a quel momento. La costruzione proseguì a tappe: Pontedera fu raggiunta nel 1845, Empoli nel 1847. Nel 1848 dopo un viaggio di 97 chilometri i treni riuscirono a raggiungere finalmente la stazione di Firenze che, in onore del granduca fu chiamata Leopolda.
Il primo treno vi giunse il 4 maggio 1848 anche se l’inaugurazione vera e propria avvenne solo il 12 giugno. Prima della Leopolda fu inaugurata una stazione più centrale, inizialmente non prevista e che deve essere considerata a tutti gli effetti la progenitrice dell’attuale stazione di Santa Maria Novella. In onore della moglie del granduca questa seconda stazione fu chiamata Maria Antonia.
Lo scalo centrale risultò da subito molto più comodo e frequentato e presto furono dirottate lì tutte le linee regionali e nazionali. Nel 1860 la stazione Leopolda era già chiusa e l’anno successivo i locali dell’edificio ospitarono l’esposizione della Società Promotrice Fiorentina, una delle prime occasioni in cui furono esposti i quadri della scuola dei Macchiaioli.
Da allora la vecchia stazione è stata adibita alle attività più disparate: è stata sede della direzione generale delle gabelle e della dogana, è stata utilizzata come officina per la manutenzione dei treni, è stata sede di produzione di materiale bellico durante la prima guerra mondiale e di nuovo officina di riparazione di materiale rotabile durante la seconda.
Finalmente in tempi più recenti è stata recuperata come struttura polivalente da utilizzare per manifestazioni di varia natura, dalla musica alla moda, dalle fiere ai congressi. Agli inizi degli anni ’90 è stata valorizzata come spazio teatrale grazie alle iniziative di Fabbrica Europa.
Nell’immaginario comune oggi la Leopolda rappresenta il luogo dove è iniziata l’ascesa politica di Matteo Renzi che, già sindaco di Firenze, proprio in questa sede nel 2010 ha lanciato il movimento dei rottamatori insieme a Pippo Civati e Debora Serracchiani. L’esperienza della Leopolda è proseguita anche negli anni successivi, alcuni suoi compagni di viaggio sono cambiati, ma lui nel frattempo è diventato segretario del Partito Democratico e Presidente del Consiglio dei Ministri. Oggi guida una nuova formazione politica: Italia Viva
Daniele Niccoli
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