27 marzo 1910 – L’aerodromo al Campo di Marte

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Stadio - Torre di Maratona
Tuttosesto

Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)27 marzo 1910 –

L’ aerodromo al Campo di Marte

Nel 1864 La camera approvò la legge per il trasferimento della capitale del Regno da Torino a Firenze.  In considerazione di questa decisione la città del fiore dovette attrezzarsi per ricevere nuovi “cittadini” e per dotarsi delle strutture necessarie al nuovo ruolo. Si rese indispensabile una fase di rinnovamento urbanistico che fu affidata all’architetto Giuseppe Poggi. Fra le molte novità anche la trasformazione di una vecchia zona rurale a est della città in area adibita alle esercitazioni e alle parate militari: il Campo di Marte.

Nel 1910 in quest’area fu realizzato il primo aerodromo della Toscana. L’inaugurazione avvenne il 27 marzo con la prima trasvolata su Firenze compiuta dal pilota Henri Rougier su un biplano Voisin. La pista era lunga 700 metri e vide decollare anche la prima aviatrice fiorentina: Emma Garzes.

Alla fine della Prima Guerra Mondiale il pilota Vasco Magnini realizzo al Campo di Marte il primo Aeroclub di Firenze: si trattava di un pilota esperto e spericolato. Nel 1931 lanciò dal suo aereo il pallone con cui si sarebbe giocata la partita per l’inaugurazione dello Stadio Berta ma la la sua impresa più spericolata fu il volo sotto il Ponte Sospeso, quello che più tardi sarebbe diventato il Ponte alla Vittoria.

Il campo di volo di Campo di Marte rimase attivo per per una ventina di anni ma, con l’innovazione tecnologica e la realizzazione di velivoli sempre più sofisticati, lo spazio fra le case divenne presto insufficiente  e l’aerodromo fu spostato a Peretola.

Spostato l’aeroporto, spostato il problema. Sì, perché la tecnologia ha continuato a fare passi avanti e la città piano piano si è stretta intorno al suo aeroporto soffocandolo o quasi. Le polemiche non sono mancate e non mancheranno.

Leonardo Pieraccioni diceva che

Peretola l’è un giochino
e non si può allargare 

ma non tutti sono della stessa opinione.

Daniele Niccoli

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