Baratti (Lega Calenzano): “Residenza Dietro Poggio, discriminazione verso gli italiani?”

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Daniele Baratti

Nel 2006 è stata stipulata una convenzione tra il Comune di Calenzano e Casa S.p.A, per la costruzione e la gestione di un fabbricato per n. 20 alloggi di edilizia residenziale agevolata in locazione permanente. Con il progetto “Abitare il mondo” si prevedeva il vincolo di destinazione della struttura a cittadini non comunitari per 12 anni dalla data della firma della convenzione (2008) tra il Ministero del lavoro e della Solidarietà e la Regione Toscana.

Con la scadenza della convenzione l’amministrazione ha deciso di permettere l’accesso alla struttura a tutti i richiedenti, comunitari e non, con uno scorrimento della graduatoria.

Con un però. Nella delibera di giunta n.59 del 6.4.2021, si specifica che nei confronti dei cittadini di origine straniera persistono condizioni di particolare disagio abitativo e difficoltà nell’accesso all’alloggio legate a specifiche discriminazioni e quindi si stabilisce una quota fissa da destinare ai cittadini non comunitari. Nel caso in cui nella struttura di via Mia Martini gli alloggi locati a cittadini non comunitari risultassero meno del 50% del totale, si prevede di assegnare i successivi alloggi di risulta fino al raggiungimento di detta percentuale ai soggetti non comunitari presenti in graduatoria. A tal proposito, durante l’ultimo consiglio comunale, ho presentato una mozione per chiedere di togliere il vincolo senza prevedere quote fisse. Crediamo che sia opportuno destinare tali alloggi a tutti coloro che ne hanno realmente bisogno indipendentemente dalla nazionalità.

Chiunque a Calenzano, in caso di necessità e con le modalità previste dai regolamenti, può partecipare ai bandi del Comune per richiedere un alloggio senza alcuna discriminazione.

Non convincono le motivazioni di questa scelta espresse in consiglio dall’assessore al sociale e ritengo che attuare una delibera di questo tipo può provocare, a mio modesto parere, una forma di “discriminazione” nei confronti dei cittadini comunitari.

Daniele Baratti

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