Gli studenti dell’Istituto Piero Calamandrei in via Milazzo a Sesto Fiorentino hanno occupato la scuola. Protesta e rivendicazioni riguardano edilizia, trasporti, esame di maturità, orari, socialità e assemblee.
Sulla vicenda, dopo l’intervento di Gabriele Toccafondi di Italia Viva, giunge anche il comunicato di Sinistra Italiana:
“Esprimiamo solidarietà agli studenti dell’ IISS Calamandrei che oggi hanno dato inizio a una iniziativa di protesta occupando i locali della scuola di via Milazzo. Le rivendicazioni che i ragazzi presentano riguardano la loro scuola ma parlano di temi politici a livello nazionale. La condizione strutturale della scuola, in primis, fatiscente e malsicura sia nella sede di via Milazzo che in quella di via Di Vittorio, parla della disattenzione e mancanza di fondi da parte della Città Metropolitana- come scrivono i ragazzi nel loro documento- così come la mancanza di adeguamento dei mezzi di trasporto ai “ritmi” della pandemia.
Ma tutto questo è specchio secondo noi della disattenzione della politica nazionale. Decenni di tagli alla pubblica istruzione, di mancanza di fondi per il rinnovo delle strutture, di creazione di vere riforme dei programmi – no “tagliuzzamenti” ad ogni cambio di governo – di piani assunzioni docenti, di fantasiose creazioni di “scuole/aziende” giusto per giustificare i tagli: tutto questo ha portato un degrado ad ogni livello e grado della scuola pubblica, tenuta in piedi in alcuni casi giusto dalla buona volontà di chi ci lavora.
Inizia con le parole “Siamo la generazione precaria” il manifesto degli studenti, e sembra quasi ottimista visto che l’era del precariato è iniziata ormai ai tempi dei loro genitori, e alle nuove generazioni, che chiedono il futuro e sono, di fatto, il futuro, rimangono solo le briciole.
Le lamentele degli studenti sulle misure covid, disagi di orari e usanze stravaganti come la ricreazione in gruppetti e sono la conseguenza di decenni di trascuratezza verso le misure di sicurezza, mancanza di spazi e vie di fuga, classi pollaio e sovraffollamento per cui alla prima emergenza sono esplose problematiche enormi. Il disagio verso una inutile alternanza scuola-lavoro (Pcto) a fronte di aziende che sfruttano gli stagisti e licenziano i lavoratori o riducono gli stipendi (come la GKN) parla di un mondo del lavoro sempre più feroce a cui gli studenti accedono impreparati, non per competenze ma per mancanza di ogni potere di contrattazione. Mentre la politica “degli adulti” tace.
Come Sinistra Italiana non intendiamo rimanere in silenzio ma appoggiare la protesta e allargarla alla politica; riteniamo necessari tavoli istituzionali per discutere la situazione delle nostre scuole a livello locale e la loro immediata messa in sicurezza, oltre a una revisione dei sistemi dei trasporti accelerando il processo di sistema integrato.
In attesa di una riforma nazionale lungimirante che ridia centralità e dignità alla scuola pubblica e, cosa non secondaria, al lavoro”.