A Sesto Fiorentino continua a far discutere il bilancio di previsione 2022-2024 presentato durante il Consiglio comunale di giovedì 3 marzo. Dopo il botta e risposta tra Massimo Labanca, assessore al bilancio, e Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia Viva, ecco anche l’opinione di Daniele Brunori, Roberto Abate e Maurizio Vitrano del gruppo consiliare della Lega:
“Giovedì 3 marzo si è tenuto il consiglio comunale sul bilancio, in cui sono state approfondite varie sfaccettature a cui, più volte, è stata omessa la risposta. O meglio, la risposta viene generata automaticamente del sindaco: inspiegabile timidezza che però emerge solo in Consiglio comunale.
Il primo commento non può prescindere dal disavanzo, eredità delle scorse amministrazioni: circa 15 milioni spalmati (adesso ridotti a 9) che costringono ogni anno a destinare almeno 500000 euro a copertura di questo passivo. Ogni previsione parte quindi con un handicap di oltre 500 mila che potrebbero essere destinati ad opere invece che per la copertura di errori commessi dalla sinistra.
La preoccupazione nasce anche per il fatto che più del 50% delle multe non viene riscosso, il successo nella riscossione dei tributi evasi è circa il 10%.
Altro aspetto fondamentale del bilancio sono i fondi del PNRR; sono, purtroppo arrivati pochi fondi a Sesto rispetto a quanti sarebbero dovuti arrivare e quelli ottenuti sono a copertura di progetti non del Comune in larga parte. È importante sottolineare che nel DUP si parla nella sezione ‘la Città che cambia’ proprio di rigenerazione urbana, se però fosse stata davvero così importante e centrale si sarebbe dovuto provare a costruire più progetti per intercettare queste risorse.
Collegato al bilancio, emerge il discorso sulle perdite delle farmacie comunali. In un momento in cui anche le altre farmacie private del nostro territorio fanno segnare aumenti di fatturato a doppia cifra percentuale, le nostre perdono centinaia di migliaia di euro. Temiamo che ci siano elementi strutturali di cattiva gestione che portino l’azienda in perdita che come conseguenza uno spreco di risorse destinate per i servizi ai cittadini.
Leggendo il DUP emerge la promozione della Memoria, memoria che non prevede il ‘’ricordo’’ visto che la parola foibe a Sesto è ancora un tabù. Notiamo anche quanto l’Amministrazione si vanti del nuovo liceo Agnoletti: non bastava la scelta dei bagni gender neutral, emerge ora anche la soluzione del sorteggio sugli alunni in esubero ritenuta da noi umiliante per gli studenti stessi e per le loro famiglie.
Ultima, ma non per importanza, Alia. Abbiamo l’85% di differenziata, ma ancóra non si è capita la percentuale del riciclato. Di sicuro il Pap ci costa 11 milioni contro 7 della raccolta precedente e la Tari non diminuisce”.