Piazza Galvani protagonista della rinascita di Sesto Fiorentino. E’ questo l’obiettivo di Insieme Cambiamo Sesto. Tra novembre e dicembre 2017 la coalizione guidata da Maurizio Quercioli ha distribuito ai cittadini un questionario incentrato sul servizio ferroviario e sull’assetto urbanistico della zona della stazione.
Le maggiori criticità messe in evidenza dall’indagine sono state il degrado dell’area (52,61%), le difficoltà nell’acquisto dei biglietti (52,61%), la scarsa frequenza dei treni (50%), la sicurezza (48,13%) e l’integrazione dei mezzi pubblici (47,76%).
Sul piano della vivibilità nella zona della stazione, gli intervistati – la cui età media è stata di 51 anni – hanno sottolineato la mancanza di illuminazione e di servizi, la microcriminalità, l’assenza di controlli e la carenza di decoro urbano. Biglietteria, bar, centri per giovani e anziani, attività commerciali, ambulatorio medico, servizio taxi, verde pubblico sono alcune delle proposte avanzate per risolvere i problemi citati sopra.
Discorso a parte merita la pianificazione urbanistica. In piazza Galvani e nelle aree limitrofe ci sono edifici industriali dismessi, in via di dismissione e/o parzialmenti utilizzati come l’ex scalo Merci FS, il fabbricato di Stazione FS e il magazzino dell’Enel.
Quali potrebbero essere le linee d’intervento? Prima di tutto coinvolgere i vari attori interessati: FS, Ataf, Città Metropolitana, Regione, amministrazione comunale. In secondo luogo verificare l’ipotesi di FS di aumentare la frequenza dei treni di una corsa all’ora nella tratta Sesto-Firenze. Infine fare in modo che il biglietto treno-bus sia integrato e sincronizzare gli orari dei treni e dei bus. Tra gli altri interventi non complessi, gli intervistati – i giovani di meno di vent’anni sono stati solo il 2% – hanno proposto: revisione della viabilità pedonale, attivazione degli ascensori per invalidi e anziani, installazione di dossi artificiali e di display con informazioni sui treni sui tre marciapiedi di attesa, pulizia, depurazione del torrente Gavine, eliminazione dei cassonetti con introduzione del porta a porta, spostamenti dei cantieri fissi per la manutenzione dei marciapiedi, incentivazione del parcheggio a lato sud e divieto d’accesso ai pullman turistici in piazza Galvani.
“Il nostro interlocutore non è solo il Comune di Sesto. Anche la Regione, insieme ad altri attori, deve risolvere queste questioni, noi formuliamo delle ipotesi – ha detto Maurizio Quercioli, capogruppo di Insieme Cambiamo Sesto -. Le corse sono poche e anche la qualità del viaggio relativamente ai biglietti deve esser presa in considerazione. I biglietti dei mezzi dovrebbero essere integrati e valere per tutto il territorio, almeno da Sesto a Firenze. Da un punto di vista dell’età, ci dispiace che i giovani che hanno partecipato al questionario siano stati solo il 2%. Forse non colgono questo metodo d’indagine tradizionale. Importante è anche l’interscambio bici-treno. Il punto fondamentale è rappresentato dalle piste ciclabili. Le biciclette, però, sono utilizzate poco perché sono soggette a furti. Servirebbe più sicurezza attraverso la maggior presenza di persone e di polizia“.
“Sarebbe importante rivitalizzare la zona della stazione, in quell’area e intorno ad essa ci sono cattedrali nel deserto – ha aggiunto Tommso Fattori, consigliere regionale di Sì Toscana a Sinistra -. Sul piano del trasporto, bisogna superare quello privato, sopratttutto nelle grandi aree. Ascoltare le persone con questa indagine è stato il metodo giusto. Mi impegno nel portare atti concreti in Regione. In tempi brevi e medi dovremo puntare al rafforzamento di qualche corsa nella tratta Sesto-Firenze. A medio lungo termine, invece, dovremo cercare di fare in modo che, dei quattro binari, due siano dedicati alla metropolitana di superificie. Sarebbe una rivoluzione nell’intera area regionale”.
STEFANO NICCOLI