Venerdì 27 luglio don Paolo Glaentzer, il parroco di Sommaia (Calenzano) accusato di violenza sessuale, ha fatto le valige per andare a Bagni di Lucca dove sconterà gli arresti domiciliari. Per lui, infatti, niente carcere come ha deciso il gip.
Nell’edizione odierna del Corriere Fiorentino, nell’articolo di Jacopo Storni, troviamo alcune parole del sacerdote. Ve ne riportiamo alcune:
“Che rapporto avevo con la ragazzina? C’è una simpatia reciproca, quando ho saputo che aveva 11 anni… io gliene davo 15. E’ stata una mia stupidità, mi ha fatto lo sgambetto il demonio, uno sgambetto un po’ pesante, ho commesso un errore, questo lo ammetto, ci penserà il nostro Signore, lui è in grado. L’ho già sperimentato in tante situazioni che sembravano senza via d’uscita, forse questa è una delle peggiori, ma io ho piena fiducia in Gesù e Maria.
Lunedì sera è stato uno scambio d’affetto, questa ragazza è molto più matura dell’età che ha, è stato esagerato, a volte le cose vanno in una certa maniera“.
La ragazzi si sarebbe tirata su la maglietta “di sua spontanea volontà, io non le ho detto nulla, può darsi che in casa riceva poi affetto dai genitori“.