Dal 2011 ad oggi il Comune ha speso circa 110 mila euro per lo sportello di mediazione culturale alla residenza per cittadini non comunitari a Dietro poggio, è questa l’accusa che lancia il consigliere comunale della Lega Daniele Baratti dopo aver ricevuto la risposta ad una sua interrogazione proprio su questo tema.
Ho presentato una interrogazione per ricevere alcune informazioni in merito alla residenza per cittadini non comunitari in zona Dietro Poggio e sono rimasto particolarmente colpito da alcuni aspetti. E’ doveroso innanzitutto ricordare che la regione Toscana con Decreto Dirigenziale n.1479 del 26.03.2006 aveva ammesso il Comune di Calenzano alla fruizione di un contributo pari a circa 655 mila euro per la residenza per cittadini non comunitari. Successivamente, attraverso il Progetto ‘Abitare il mondo’, il Comune ha ottenuto un finanziamento di circa 200mila euro per la dotazione delle attrezzature e degli impianti necessari all’apertura e alla completa utilizzazione della struttura. Fatte queste premesse, nella risposta alla mia interrogazione mi ha colpito un aspetto in particolare:paghiamo una cooperativa con il compito di espletare un’attività di mediazione culturale e sociale ad un costo di circa 13/14 mila euro annui. Il numero di liti tra residenti che dovrebbe risolvere tale sportello non sono mai state conteggiate anche perché in questi anni l’attività degli operatori ha garantito una risoluzione dei conflitti adeguata che non ha consentito una escalation tale da risultare statisticamente rilevabile. Quindi nel caso vi fossero liti tra ‘vicini di casa’, abbiamo chi cerca di risolvere il problema a spese dei cittadini calenzanesi.
Tra le varie attività svolte troviamo: ‘Sportello di accoglienza’, un servizio che si svolge con la presenza fissa di operatori un giorno alla settimana con il compito di ascoltare le varie problematiche; ‘Accoglienza e inserimento nuovi residenti’, all’arrivo di nuovi inquilini viene svolta un’attività di supporto allo svolgimento delle pratiche relative agli allacciamenti delle forniture domestiche, alle regole di convivenza con gli altri condomini, eccetera; ‘Segretariato sociale’, con attività di supporto alla ricerca del lavoro e formazione attraverso la creazione o aggiornamento del curriculum vitae, la ricerca di offerte su internet e utilizzo dello strumento telematico. Questa è l’ennesima dimostrazione di come vengono spesi i soldi dei cittadini. E poi ci viene detto che i Comuni hanno ‘pochi euro’ cosi come ha scritto il sindaco sui social network in merito al sostegno al commercio locale.