Non si placa il dibattito sui cattivi odori a Settimello. Su questo tema interviene anche Americo D’Elia, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Calenzano:
“Sono basito e indignato per quello che sta accadendo sulla questione riguardante le polveri e i cattivi odori a Settimello.
Lo show della Sinistra per Calenzano che fino ad oggi non si era mai accorta del problema.
Personalmente da anni mi occupo di questo problema, come consigliere comunale e ho portato la questione all’attenzione dei media, producendo atti, documenti e parlando personalmente con i cittadini del luogo ,soprattutto i residenti della zona limitrofa alla fonderia e all’area incriminata con l’unico scopo di tenere alta l’attenzione su quello che si sta dimostrando essere un tema scottante e complicato.
Solo nell’ultimo mese abbiamo raccolto 200 firme per chiedere ad Arpat di intevenire boicottate dalla sinistra.
Da qualche settimana sembra si sia svegliata la Sinistra per Calenzano che paradossalmente ha dimenticato che, fino a pochi mesi fa, il suo capogruppo sedeva in quella maggioranza e che per anni ha fatto finta che il problema non esistesse, anzi lo ha sminuito (peraltro deridendomi) cercando di evadere le domande poste dal sottoscritto durante la precedente consiliatura.
Ieri ho ricevuto gli atti, anzi la cronistoria di questa triste vicenda. Nel 2019 ci sono state più di 300 segnalazioni a cui Arpat non ha dato risposta, non ha ritenuto opportuno nemmeno fornire delle risposte.
Vi sono accertamenti generali e nebulosi che non sono efficaci per la risoluzione del problema e presentano numerose omissioni.
Attaccare questa nuova amministrazione che però ha avuto quantomeno il buon senso di chiamare Arpat convocando un tavolo istituzionale che prevede da gennaio delle rilevazioni che ,seppur sommarie, rappresentano sempre un punto di partenza e quasi ridicolo dopo 5 anni seduti dalla parte di chi aveva creato come tampone al problema il famoso gruppo NASI tanto sbandierato anche dall’Arpat nella risposta al sottoscritto il 12 di novembre scorso.
Credo inoltre che chi fa dell’ambiente una questione di bandiera politica non ben ha capito il senso del bene comune.
Qualche settimana fa sono rimasto stupito nel vedere le bandiere di Sinistra Italiana all’interno di un circolo privato, proprio a Settimello, dove era stata indetta una riunione sul tale tema (fino ad oggi sconosciuto alla Sinistra per Calenzano). I dati acquisiti in questi giorni sono allarmanti, ci si concentri su questi dati invece di mettere bandiere.
Dalle carte acquisite sono rimasto esterrefatto nel notare che tra i soggetti scelti nel progetto NASi (voluto dal sindaco Biagioli) vi sia stato un esponente di Sinistra per Calenzano che è in forte conflitto d’interesse essendo anche dipendente di una delle aziende “incriminate” come la fonderia Palmieri e che, guarda caso, non ha mai prodotto una sola scheda di rilevamento, ancora peggio è la presenza nei NASI di un candidato nella lista del PD alle ultime elezioni di maggio 2019. Questo è quanto risulta dagli atti acquisiti trasmessi dall’ufficio ambiente.
Ora è il momento di agire e non di fare polemica, l’amministrazione appena insediata ha il dovere di dare seguito alle sue parole.
Pertanto chiedo alla sinistra se veramente ha a cuore l’ambiente e il problema delle polveri a Calenzano di mettere da parte le bandiere e lavorare per il bene comune perché sta diventando paradossale e offensiva nei rispetti dei tanti cittadini questa corsa alla campagna elettorale permanente“.
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