“Bellum”: La Soffitta di Colonnata ospita la mostra di Paolo Aldi

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Raccontare la guerra attraverso la lente del mito. È questo il concetto alla base di “Bellum”, la mostra del fotografo sperimentale Paolo Aldi inaugurata domenica 14 novembre allo Spazio delle Arti La Soffitta di Colonnata (piazza Rapisardi 6 a Sesto Fiorentino). Una sequenza di 10 polittici, composto ciascuno da 12 immagini, che rappresentano una riflessione sulla società contemporanea e sui suoi conflitti, narrati attraverso il corpo femminile e il ricorso alle storie provenienti dai miti, non solo greco-romani, ma originari di diverse culture, il tutto realizzato attraverso una tecnica innovativa, quella delle fotografie a encausto su legno, usata da pochissimi artisti in tutto il mondo.

Ad aprire la mostra è stato l’intervento di Francesco Mariani, responsabile del Gruppo La Soffitta, che ha fortemente voluto questa collaborazione con l’artista trentino “Paolo Aldi è un fotografo che secondo il gruppo de La Soffitta sta facendo un lavoro importantissimo a livello nazionale e internazionale – ha spegato -. Conosciamo Aldi da tanto tempo, dal ’99, quando venne qui con la mostra “Fluttuazioni”, e oggi lo accogliamo di nuovo con questo evento dedicato a “Bellum”.

Mariani ha inoltre ringraziato per la partecipazione il neo assessore alla Cultura del Comune di Sesto Fiorentino Jacopo Madau, che ha sottolineato con orgoglio l’importanza del lavoro svolto da La Soffitta: “Sono emozionato di fare qui una delle mie prime uscite da assessore perché è uno spazio che mi sta molto a cuore. Inaugurare uno spazio culturale è sempre importante, ma farlo in un luogo come l’Unione operaia porta l’emozione alle stelle. Come Amministrazione comunale vogliamo ringraziare tutti gli operatori culturali, il gruppo de La Soffitta e Paolo Aldi. Per un amministratore questi sono momenti importanti e La Soffitta ce ne regala tanti”. Parlando di “Bellum” l’assessore ha poi aggiunto “È una mostra d’impatto ed impostata correttamente perché ci si ferma a guardare le immagini ma si ha bisogno anche delle spiegazioni; il tutto poi è rapportato ai miti del passato mettendo insieme più culture. Incuriosisce poi la tecnica utilizzata, che questo artista è il solo a praticare a livello europeo. Il resto poi lo fa l’ambiente che sa accogliere al meglio le opere e questo grazie a chi lo segue con impegno. Come Amministrazione diamo il patrocinio a queste iniziative perché ci crediamo fortemente”.

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Da sinistra: Paolo Aldi, Francesco Mariani, Jacopo Madau

La mostra, frutto di un lungo lavoro dell’artista, infatti colpisce dritta allo stomaco con le sue immagini e spinge i visitatori a riflettere, a immergersi nell’angoscia che traspare dalle allegorie di Aldi da cui traspare tuttavia un senso di speranza. “Bellum vuol dire guerra – ha spiegato Paolo Aldi Parlo della violenza dell’uomo, delle guerre che combatte tra nazioni e in famiglia. Alcuni pannelli sono volutamente un pugno nello stomaco ed il messaggio che vorrei far passare è che affinché non succeda quello che racconto, l’unica via è essere più civili attraverso il sapere, la cultura, l’arte. Più si conosce più si apprezza il bello, più si è disponibili a comunicare con gli altri e a cercare una mediazione. L’ispirazione  per la realizzazione di questa opere è arrivata in seguito alla guerra e alla distruzione nell’ex Jugoslavia, è una raccolta di dieci opere, polittici che raccontano un mito. Per farlo non mi sono basato solo sui miti più conosciuti da noi, quelli greci e latini, ma anche su quelli provenienti da tutto il mondo, per dare all’opera un senso più ampio. Abbiamo la figura di una donna nuda che racconta una serie di situazioni attraverso oggetti e gesti. La tecnica che ho scelto poi è quella poco usata dell’incausto. La parte testuale inoltre è altrettanto fondamentale perché l’arte contemporanea ha spesso la problematica di risultare poco comprensibile. Ecco quindi che il testo permette di entrare in contatto in maniera più profonda con le persone”.

La mostra “Bellum” sarà visitabile fino al 30 novembre presso lo spazio espositivo de La Soffitta a Colonnata piazza Rapisardi 6 a Sesto Fiorentino, dal martedì al sabato dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

 

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