Chiudere il Centro Rifugiati – l’ex Hotel Gerlino in via Mazzini, nel centro di Sesto Fiorentino – a causa della positività al Covid-19 di 28 ospiti. La richiesta è di Daniele Brunori, responsabile della Lega sestese.
Il tema è stato trattato anche dalla trasmissione “Fuori dal coro” su Rete 4 nella serata di martedì 10 novembre
“Una beffa ed una vergogna, per Sesto e per i suoi cittadini.
Non sappiamo chiamarlo diversamente lo “spettacolo” che è andato in scena ieri sera nel servizio della trasmissione nazionale “Fuori dal Coro” su RETE 4.
Un servizio che ha mostrato chiaramente come le regole imposte dai DPCM ai cittadini sestesi, non valgano per i migranti del CAS di Via Mazzini.
Gli ospiti della struttura sarebbero infatti tenuti alla quarantena, ma, come emerge da testimonianze dei residenti della zona e anche da inequivocabili filmati, in molti escono, contravvenendo così alle regole e, soprattutto, mettendo in pericolo la salute pubblica.
Avevamo mostrato la nostra preoccupazione già nel nostro comunicato dello scorso 25 ottobre, all’indomani della notizia della positività degli ospiti del CAS.
La Toscana è già zona arancione e Sesto Fiorentino – ahinoi – è una delle città più colpite.
Come si può tollerare ancora, in una situazione di pericolo e totale emergenza, questo sfacciato disprezzo delle regole da parte di questi ospiti?
Ai cittadini si chiedono sacrifici ogni giorno da oltre nove mesi: distanziamento sociale, uso di DPI, ferree regole in caso di quarantena, attività a volte chiuse da un giorno ad un altro, precarietà lavorativa.
Di fronte a questi sforzi è ancora più inaccettabile il comportamento criminale tenuto dai migranti che mettono a rischio la salute dei nostri cittadini.
Chiediamo a questa Amministrazione, ancora una volta e a gran voce, l’immediata chiusura del CAS con lo spostamento presso altra struttura in altra città dei migranti.
A Sesto non c’è spazio per chi si permette di contravvenire così palesemente alle regole che il resto dei cittadini segue con paziente diligenza durante quest’ora buia.
Ci auguriamo che questa volta il Sindaco decida pensando solo alla salute e al rispetto dei nostri concittadini, libero dai condizionamenti ideologici finora mostrati.
Le emergenze sanitarie non si affrontano con l’ideologia. Il CAS va chiuso, subito“.