C’è chi dice no

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editoriale
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C’è chi dice no… ma chi è?

  • Quello che dice no al Parco della Piana o quello che dice no alla nuova pista dell’aeroporto?
  • Quello che dice no ai laghetti della Piana che ospitano fenicotteri altre specie animali o quello che dice no alla cementificazione di uno dei pochi spazi verdi rimasti tra Firenze e Pistoia?
  • Quello che dice no a uno sviluppo economico basato sul turismo sfrenato che ingolfa Firenze e i comuni della Piana o quello che dice no alla possibilità di incrementare i posti di lavoro al nuovo scalo aeroportuale?
  • Quello che dice no all’atterraggio di aerei ancora più grandi o quello che dice no ai voli che rasentano le case di Peretola?

E se ci risparmiassimo questa liturgia del No come male assoluto e del SI’ sempre e comunque necessario? Chi dice No a qualcosa dice per forza sì a qualcos’altro che in qualche circostanza è il suo contrario, ma non sempre. Crede forse, chi dice sì, di non togliere niente agli altri?

Ieri in tanti hanno sfilato per le vie di Brozzi, Quaracchi e Peretola per proporre qualcosa di diverso da quello che immagina Toscana Aeroporti.

Allo stesso tempo altri cittadini hanno affisso cartelli alle finestre delle loro abitazioni per esprimere un’opinione diversa.

Buoni e cattivi? No, solo idee diverse.

In Italia per fortuna esistono leggi che regolano le modalità con cui devono essere realizzate certe opere. Qualche anno fa la magistratura ha ritenuto che il progetto, così come fu presentato, non potesse essere realizzato. Sul nuovo si pronuncerà.

Sarebbe però opportuno non arrivare a quel punto. La politica dovrebbe decidere prima di arrivare in tribunale. I nostri rappresentanti non trovano la quadra? Cambiamoli.
Siamo in una democrazia (rappresentativa) e abbiamo il diritto al voto: facciamo le nostre scelte, ma, per favore, basta con la strumentalizzazione delle parole.

DANIELE NICCOLI 

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