100 anni dalla nascita di Margherita Hack: il ricordo di una grande fiorentina

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Nel centenario della nascita di Margherita Hack, astrofisica fiorentina di fama internazionale, tuttosesto.net la ricorda con un passo di a lei dedicato in Firenze 365 di Daniele Niccoli

L’ultimo libro di Margherita Hack

 Il 27 giugno 2013, due giorni prima di morire, Margherita Hack ha lasciato, con il suo ultimo libro, una straordinaria descrizione di quello che secondo lei sarebbe auspicabile per l’Italia del futuro. Al di là del merito, la cosa fantastica è constatare come una donna anziana e malata avesse ancora voglia di dedicare il tempo a progettare il futuro. D’altra parte Margherita Hack ha vissuto sempre un passo avanti agli altri. Antifascista durante il ventennio; vegetariana quando ancora molti non conoscevano il significato di questa parola; paladina delle minoranze omosessuali; atea anche nell’Italia bigotta del dopo guerra:

Miracoli o madonne che piangono sono illusioni
o fenomeni naturali non compresi:
ma perché non ridono mai, ‘ste madonne?                             Margherita Hack

Astrofisica di fama internazionale, è stata la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico vivendo sulla propria pelle le ingiustizie di una società maschilista.

Alle donne sono necessari, oltre alla competenza nel proprio campo specifico,
anche un carattere energico e combattivo
e coscienza dei propri diritti                                                     Margherita Hack

Le conoscenze e il rigore scientifico l’hanno resa una acerrima nemica delle superstizioni e dei falsi miti.

energia cosmica’ della New Age, ne ho sentito parlare:
fa parte di tutte le varie filosofie molto campate in aria
che fanno il paio con l’astrologia                                            Margherita Hack

Fosse nata nel ’600 le sue convinzioni scientifiche e la lingua tagliente tipicamente fiorentina l’avrebbero indotta a partorire per prima l’epiteto con cui viene ancor oggi ricordato Sesto Cajo Baccelli, sedicente studioso di astrologia che dalla sua casa di Brozzi circa quattrocento anni fa ha iniziato a bombardarci di banalità spacciate per scienza:

 lo strolago di Brozzi conosceva i pruni al tasto e la merda al puzzo

In gioventù la Hack fu una discreta atleta. Tra il 1941 e il 1942 si aggiudicò tre titoli ai campionati universitari. Dovette per questo promettere di obbedire alla patria e al regime. In seguito ha considerato quell’episodio come uno spergiuro e un atto di viltà, giustificato solo dai sacrifici fatti e dai risultati ottenuti. Avrebbe avuto altri modi per opporsi al fascismo.

1 COMMENTO

  1. Sì sposò in chiesa e non vi entrò più “per manifesto ateismo”. Mi sono sposato in municipio ed entro in molte delle chiese che incontro “per manifesto amor proprio e Altrui”.

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