25 marzo 2017-25 marzo 2020: sono passati tre anni dalla scomparsa di Simone Baldi, il giovane calciatore del Querceto. Aveva solo vent’anni quando morì in un incidente stradale in viale Donatello a Firenze. Avrebbe dovuto partecipare alle Olimpiadi di Riga, in Lettonia.
I suoi compagni di squadra lo chiamavano “bambino” vista la giovane età. Era arrivato in punta di piedi nello spogliatoio biancorosso. Con tanta voglia e spirito di sacrificio aveva scalato le gerarchie nelle preferenze dell’allora mister Christian Rosi, fino a diventare padrone assoluto della fascia destra. Il calcio non era la sua unica passione. Simone, infatti, praticava anche la boxe.
Da quella maledetta domenica 25 marzo 2017 il mondo quercetano è diventato ancora più unito. La famiglia, gli amici, i compagni di squadra e i volontari della Casa del Popolo sono soliti ricordarlo con iniziative di beneficenza. Quest’anno, però, non è possibile. Colpa del maledetto Coronavirus, nemico sconosciuto e invisibile che ci costringe a stare chiusi in casa.
“Con i ragazzi della squadra e i volontari della Casa del Popolo avevo già organizzato un’iniziativa come quella dell’anno scorso, ma purtroppo è saltato tutto – ci dice Alessandro Baldi, il babbo di Simone -. Stasera avremmo fatto una cena con amici e compagni di squadra alla Casa del Popolo di Querceto dove ci sarebbero state oltre duecento persone. Nel corso dell’iniziativa benefica dell’anno scorso raccogliemmo più di 1.700 euro che abbiamo devoluto all’ospedale pediatrico Meyer. Non faremo niente, ce ne dispiace tanto, ma ognuno potrà commemorare Simone in privato nella propria casa. E’ un appuntamento duro, ma importante e vissuto tutti insieme. Ricordare Simone in compagnia avrebbe mitigato la durezza della giornata”. Alla mezzanotte di ieri familiari e amici hanno acceso una candela.
Godetevi il video: cantano i Pink Floyd.
Gli Ultras Querceto (UQ) gli hanno dedicato il coro “Simone vive con noi“. Parole che mettono i brividi quando vengono intonate in occasione di una partita o di un evento alla Casa del Popolo. Anche la Curva Fiesole lo ha ricordato con uno striscione con scritto “Passano gli anni, continuerà la storia, ma tu sei infinito. Fratello, a te eterna gloria. Simo vive con noi“.
“Ciao bambino!“.
STEFANO NICCOLI