Il Comune di Sesto Fiorentino ha deliberato un importante contributo nell’ambito del Progetto SESTO RIPARTE per quelle attività di commercio di vicinato e servizi alla persona costrette alla chiusura dai decreti del Governo in materia di sicurezza epidemiologica nei mesi di marzo aprile e maggio.
Un’iniziativa da elogiare, sia perché per il momento unica all’interna della Città Metropolitana, sia per l’importo messo a disposizione che per la tempestività dell’operazione.
Tutto bene quindi? “Purtroppo no perché anche il Comune di Sesto Fiorentino è caduto sulla modalità di presentazione della domanda. Un altro click day che ha avuto inizio alla mezzanotte del 18 ottobre – commenta Marcello Gori, presidente CNA Piana Fiorentina – Quindi, visto che ‘chi prima arriva meglio alloggia’, commercianti e artigiani di Sesto Fiorentino per essere sicuri di rientrare tra le 333 imprese che saranno ammesse al contributo si sono dovuti preparare ad una lotta contro il tempo.
“Non sarebbe stato meglio dividere l’importo tra i richiedenti? Certamente un contributo più basso, ma per tutti coloro che ne hanno diritto. E per continuare in una lotta alla burocrazia che è solo di facciata, anche in questo caso sono stati richiesti agli imprenditori dati che l’Ente conosce benissimo come Scia (Segnalazione Certificata d’Inizio Attività, ndr) e licenza“.
CNA Firenze