Falchi: “La province di Firenze e Prato restano in zona rossa”

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La provincia di Firenze e Prato resterà in zona rossa anche dopo lunedì 12 aprile. Così è stato deciso durante l’incontro, tenutosi nella serata di venerdì 9 aprile, tra il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e i sindaci della Città Metropolitana di Firenze. Le misure relative alla fascia più alta di rischio resteranno in vigore fino alle 14 di sabato 17 aprile.

In zona rossa anche i Comuni di San Miniato, Montopoli in Val d’Arno, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto parte della Provincia di Pisa, ma compresi nella zona socio sanitaria Valdarno Empolese Valdelsa, i Comuni di Poggibonsi, San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Radicondoli compresi nella zona socio sanitaria Alta Vald’elsa, Provincia di Siena.

 

Le due province e le due zone socio sanitarie – scrive l’Anci Toscana su Facebook – superano l’indice di contagio settimanale dei 250 contagiati su 100.000 abitanti, dato limite indicato dalla legge per l’assunzione di provvedimenti. Ricordiamo che la nostra regione, ad eccezione delle zone sopracitate, entrerà in zona arancione da lunedì 12 aprile.
Qui sotto il post social pubblicato dal sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi:
Si è appena concluso un incontro con il Presidente della Regione e i sindaci della Città metropolitana di Firenze per analizzare la situazione sanitaria della nostra area.
La nostra città, con tutta la provincia di Firenze e di Prato resterà in zona rossa anche per la prossima settimana.
I dati dei contagi continuano ad essere superiori ai limiti in entrambe le province ma soprattutto preoccupano gli ospedali in vera sofferenza, come rilevato anche dagli appelli di tanti operatori sanitari che chiedono massima collaborazione e decisione per cercare di diminuire la pressione sulle strutture.
So bene che restare in zona rossa per un’altra settimana sarà dura, penso soprattutto a quelle attività economiche che non possono riaprire o devono proseguire con forti limitazioni e al mondo della scuola, in particolare per quelle classi che non potranno riprendere in presenza (2° e 3° medie e superiori).
Anche per questo ho ribadito che, oltre a pretendere il rispetto delle regole da parte di tutti, è assolutamente indispensabile accelerare con la campagna vaccinale, unica vera soluzione alla situazione difficilissima che stiamo vivendo“.

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