Si superino i ritardi e gli intralci per il completamento dei lavori sull’asse stradale Mezzana-Perfetti Ricasoli e si superi una situazione di incertezza sugli interventi manutentivi della strada provinciale frutto di un accordo maturato negli anni Settanta. Ci si adoperi altresì nei confronti della Città Metropolitana di Firenze e del Governo perché sia colmato, quanto prima, il gap infrastrutturale in un’area particolarmente strategica per la concentrazione di attività e per l’importanza dei centri abitati che vi gravitano.
A chiederlo stamani, davanti ai cancelli del cantiere deserto in Via Allende a Campi Bisenzio sono stati Paolo Gandola, Capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio, Elisa Lotti, Coordinatrice comunale FI di Campi Bisenzio, Marco Allegrozzi, Coordinatore comunale Forza Italia Sesto Fiorentino e Jacopo Cellai, Capogruppo Forza Italia Firenze.
Tutto questo rappresenta l’ennesimo fulgido esempio di tutto il malgoverno della sinistra e l’incapacità delle amministrazioni locali interessati, quali il Comune di Campi e quello di Sesto, di far sentire alta la propria voce e di tutelare il proprio territorio.
La Mezzana Perfetti Ricasoli, lo ricordiamo, rappresenta sulla carta una opera viaria strategica divisa in nove lotti, che doveva rispondere alla realizzazione di una infrastruttura regionale in grado di collegare le province di Firenze, Prato e Pistoia, sulla base di un accordo maturato nei primi anni settanata tra i comuni e le province di Firenze e Prato con la Regione Toscana.
I lotti centrali, il lotto 5A e 5B, erano di competenza della Provincia di Firenze, e a parole le amministrazioni della Piana Fiorentina compreso il Comune di Campi Bisenzio hanno da sempre considerato questa infrastruttura come un’opera basilare per un equilibrato sviluppo del proprio territorio.
Eppure i fatti testimoniano una realtà molto diversa visto che nonostante il profluvio di dichiarazioni il progetto è rimasto allo stadio delle illusioni.
Nello specifico nel maggio 2012 è stato consegnato il cantiere per la realizzazione del lotto 5B che collegando via Parri a viale Allende con lo scavalco dell’A1 (a carico delle società autostrade) doveva consentire un alleggerimento del traffico delle vie di Limite, degli Olmi e del Pratignone. La sua ultimazione era prevista per la fine dell’ottobre 2013 e ad oggi, a Febbraio 2018, siamo ancora all’anno zero.
Quanti anni dovremo ancora attendere prima del suo completamento?
Eccolo qua quel gap infrastrutturale che è il principale responsabile della stagnazione economica della Toscana e che costa alle migliaia di imprese decine e decine di milioni di euro in sovra costi. La responsabilità di tutto questo va ricercata in una sinistra che qui governa da decenni, ma che oramai ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza.
Noi di Forza Italia non possiamo più accettare che il nostro territorio perduri a perdere il treno a causa di inefficienze, di una mancanza di visione strategica e che rimanga indietro, perdendo competitività, capacità di attrarre e quindi benessere e occupazione.
Inutile dire che di tutti i tentativi di dare un governo ordinato e razionale alle trasformazioni della Piana sono rimasti allo stadio di illusioni.
Inutile dire che anche le varie infrastrutture previste nei vari piani e schemi non hanno vista la luce. E’ tempo di invertire la rotta, concludono i rappresentati di Forza Italia.