“Futuro Presente”, il libro di Emiliano Fossi: “La sinistra toscana torni popolare per combattere i populismi”

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Dalle ore di tensione in attesa del verdetto finale la notte del 24 giugno, alla consapevolezza di aver raggiunto un traguardo che nei Comuni toscani più grandi il Centrosinistra ha mancato. Un risveglio da ‘mosca rossa’ in una Toscana politicamente trasformata. Il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, reduce dalla vittoria al ballottaggio il 24 giugno per la guida del Comune, ha deciso di raccogliere qualche riflessione in un libro dal titolo “Futuro Presente” (Memoranda Editore, in libreria dal 30 luglio), in cui partendo dalla vittoria contro l’inceneritore di Case Passerini e dal nonno vittima della repressione fascista, cerca di spiegare i motivi della vittoria raccontando l’esperienza di Governo a Campi Bisenzio fino ad avanzare proposte sul futuro del Pd e del Centrosinistra. Dalla necessità di tornare popolari per combattere i populismi, ai buoni esempi di politica locale che hanno permesso di respingere l’ondata della Destra a trazione leghista.

Stiamo attraversando una fase di profonda crisi identitaria – spiega Fossi ed è evidente che dobbiamo saper reagire partendo dalla nostra Toscana in vista delle prossime elezioni regionali che mai come questa volta ci obbligano a ripartire dalla base se non vogliamo rischiare di consegnare la nostra regione a chi basa la propria politica giocando sulle paure e le insicurezze delle persone. Dobbiamo recuperare una nostra originalità e liberarci dai condizionamenti frutto delle lotte di potere intestino che per troppo tempo hanno condizionato la vita del Pd e del centrosinistra.

Fino a qualche tempo fa in Toscana il centrosinistra non aveva avversari credibili almeno nella gran parte dei comuni. Così la competizione poteva essere tutta interna. Ci si poteva permettere di fare governo e opposizione a se stessi perché il rischio di farsi male era minimo. Da qui la tendenza alle guerre intestine continue per la corsa a quella o questa poltrona. Il dramma – spiega il sindaco di Campi – è che questa coazione a ripetere è continuata anche quando il quadro era oramai mutato completamente. La concorrenza interna ha fatto perdere di vista che di là oramai erano pronti e organizzati e così si è continuato a fare quello che sempre si era fatto fin lì, dividendoci e indebolendoci. I risultati oggi li abbiamo tutti davanti agli occhi. Impossibile non vederli. Eppure a leggere certe cronache di certi incontri, tavoli, caminetti di correnti e sottocorrenti, di cordate e di amici degli amici in vista del prossimo congresso regionale e delle successive elezioni regionali sembra che alcuni proprio non vogliano vedere. Forse è il momento di farglieli aprire davvero gli occhi”.

Comitato Campi 2020

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