Sono tristi e spiacevoli i sentimenti che albergano nei nostri cuori dopo la notizia della chiusura della fabbrica di Gkn e il conseguente licenziamento in blocco di tutti i lavoratori.
Solidarietà, quindi, ai 422 lavoratori della Gkn, una solidarietà totale e sentita, sia da parte mia che da tutti i consiglieri comunali, da tutti coordinatori e da tutti i militanti della Lega Sezione Piana Fiorentina.”
Si esprime così Alessandro Salvadori, commissario provinciale della Piana Fiorentina per Lega Salvini Premier, unitamente ai referenti comunali Vanessa Fiaschi (Campi Bisenzio), Luca Scala (Signa) e Daniele Brunori (Sesto Fiorentino).
“Siamo vicini a loro in questo momento di improvviso sconforto, possiamo solo immaginare le sofferenze e le preoccupazioni di tutte quelle famiglie per le quali da oggi il futuro è un’incognita. Il tutto aggravato dalla modalità, fredda ed impersonale, con la quale i vertici aziendali hanno pensato bene di comunicare le proprie decisioni, mancando anche di rispetto ai lavoratori stessi.
Ma come dicevo, in queste ore insieme alla solidarietà non possiamo non provare un forte sentimento di rabbia.
Una rabbia composta ma profonda, perché la crisi di Gkn parte da lontano, ma in questa regione, purtroppo, si va a chiudere il recinto quando i buoi sono già scappati. Come nel caso di altre chiusure eccellenti (ci viene in mente quella di Cavalli a Sesto Fiorentino) leggiamo comunicati di sorpresa ed indignazione da parte di amministratori locali che ci chiediamo cosa abbiano fatto di concreto per scongiurare quanto successo, se non versare le classiche lacrime di coccodrillo sulle lettere di licenziamento.
E’ evidente che il sistema Toscana, e ancor più il sistema metropolitano fiorentino, non si sono mostrati all’altezza delle sfide che quest’epoca complessa porta con sé, con le “eccellenze” finite in mano alle grandi multinazionali e le aziende nostrane strozzate da una tassazione vessatoria.
Una politica locale che è rimasta a guardare, impegnata soltanto al mantenimento dello status quo e alla conservazione del potere.
A noi della Lega, che da anni battagliamo perché le aziende Italiane possano difendersi dalla concorrenza sleale di altri paesi, ci danno di sovranisti, come ci danno di populisti quando sosteniamo che l’unico modo per recuperare competitività è una coraggiosa riforma fiscale che liberi le energie che ancora il nostro sistema produttivo è in grado di sprigionare.
Ci auguriamo che questo ennesimo sacrificio dei lavoratori possa quantomeno portare il dibattito politico sia a Firenze sia a Roma sulla necessità di porre la priorità sulla difesa delle aziende toscane ed italiane, unico vero motore di questo paese”.