Grotta: la storia di Sesto passa anche attraverso le sale cinematografiche

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1919
Marco Conti

I vecchi sestesi la chiamavano “La Strada” perché era, effettivamente, l’unica che li collegava con Firenze e Prato. E’ lì, tra piazza Ginori e la “Strada Nova”, che hanno avuto sede le prime attività commerciali.

Tra queste non potevano mancare le sale cinematografiche che  dinastie di sestesi (Biondi, Fantechi, Conti) hanno trasformato in imprese in grado di allietare i concittadini.

Di quel mondo, che nel tempo ha subìto notevoli trasformazioni, ne parliamo con Marco Conti, proprietario del cinema Grotta.

La tua famiglia ha fatto la storia delle sale cinematografiche di Sesto. Ce ne parli?
Nel 1939, su un terreno di proprietà della Cassa Rurale, nacque l’Arena Giardino Centrale. Per entrare si doveva passare da un ingresso condominiale al numero civico 399. In fondo al corridoio c’era una porta che dava accesso a quella grotta che oggi ospita  mostre di vario genere. Lì c’era la biglietteria. All’epoca l’arena veniva aperta a maggio. Le persone qualche volta erano costrette a guardare il film col cappotto addosso. Il cinema al chiuso non esisteva.

Sesto - cassa rurale
Foto tratta dal gruppo Facebook “Sesto Fiorentino com’era”
Grotta-Sesto
Foto tratta dal gruppo Facebook “Sesto Fiorentino com’era”

Durante la guerra le proiezioni furono interrotte per un anno o due. Dopo il conflitto prese corpo il progetto del Cinema Centrale, l’attuale Sala 1. Fu inaugurata nel 1949. Conteneva 1.200 posti con platea e galleria. L’ingresso era al 387.

Cinema Grotta-Sesto
Foto tratta dal gruppo Facebook “Sesto com’era”
Cinema Grotta
Foto tratta dal gruppo Facebook “Sesto Fiorentino com’era”
Cinema Grotta-Sesto Fiorentino
Foto tratta dal gruppo Facebook “Sesto Fiorentino com’era”

Nel 1959 fu inaugurato il cinema Grotta, l’ingresso era dove si trova adesso il bar. In mezzo alle due sale cinematografiche c’era la cartoleria Landrini del mitico Bruno. Dieci anni dopo fu realizzato un ingresso comune tra il cinema centrale e il Grotta. Tecnicamente si sarebbe potuto parlare di multisala.

Nel 1969 il cinema Grotta (l’attuale Sala 3) fu allungato per aumentare la capienza. Il cinema è rimasto più o meno così fino al 1994 quando fu ideato il progetto con quattro sale. L’inaugurazione dell’attuale struttura si è tenuta il 5 dicembre 1997.

Nel corso degli anni sono cambiati anche i proiettori. Nel 1997 avevamo ancora quelli classici a pellicola, poi tutto è cambiato. Il punto di svolta è stato ‘Avatar’. L’uscita, nel 2009, di questo film ha spinto molte sale cinematografiche a dotarsi del digitale in modo da offrire il 3D. Il processo di digitalizzazione è stato irreversibile. Lo switch-off si è completato da 3-4 anni. Quest’anno abbiamo cambiato il proiettore in sala 1 e lo schermo e l’impianto audio in sala 2. Il prossimo anno cambieremo il proiettore della sala 2, mentre quello della sala 3 e 4 è abbastanza recente”.

Perché una Sala 4 così piccola?
E’ vero è piccola, solo 80 posti. Ha un arredamento classico e lo schermo è proporzionato alla dimensione dalla sala. Quando l’inaugurammo nel 1997 ci considerarono folli, ma adesso ci sono sale da 40-45-50 posti, le esigenze sono cambiate. E’ una sala per film con mercato ridotto o per film d’essai.

Il problema, semmai è la Sala 1 che una volta era il nostro motore, ma che ora è troppo grande per le esigenze del mercato. Contiene 500 posti e non è facile riempirli. Sarebbe molto più conveniente avere tre sale da centocinquanta. Potrebbe ospitare iniziative, ma non sono così frequenti. Servirebbero almeno un paio di eventi al mese altrimenti non c’è rendita“.

Avete avuto ospiti del mondo del cinema?
Uno degli incontri più bizzarri fu quello con Tinto Brass, organizzammo una rassegna dedicata a lui. Abbiamo avuto anche Ettore Scola e numerosi attori. Fra i toscani ricordo Alessandro Benvenuti, Francesco Nuti, Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello“.

Come vivete la concorrenza delle multisale?
Le multisale sono entrate nel mercato a gamba tesa, con investimenti molto spesso stranieri. La loro concorrenza ha messo in seria difficoltà gli imprenditori locali e alla fine ci hanno rimesso anche i centri cittadini. Sono scomparse sale cinematografiche storiche. Basti pensare a Firenze: prima c’erano il Gambrinus, l’Edison, il Capital, l’Odeon, l’Excelsior, l’Astra, l’Astra 2. Portare la gente al cinema, anche in tarda serata, significava popolare il centro. Ora le persone hanno le offerte degli outlet, dei centri commerciali e delle multisale e vivono molto meno la città. Sesto Fiorentino è un’eccezione, ma sopravvivere è comunque difficile“.

Pirateria e film in chiaro in tv vi creano problemi?
Il film blockbuster non ha problemi perché la gente lo vuole vedere al cinema. Per gli altri invece risulta molto più pratico scaricarli ma poi perdi in qualità. Vorrei ricordare che chi va abitualmente al cinema paga circa 5-6 euro. E’ uno degli intrattenimenti meno costosi. Una bevuta in un locale costa di più. Il biglietto è la principale fonte di finanziamento per le sale cinematografiche. Il cinema Grotta non fa eccezione“.

Quali sono stati i film di maggiore successo quest’anno?
Ci sono la stagione solare e quella cinematografiche che va dal primo agosto al 31 luglio. Hanno avuto successo ‘The Avengers’, ‘Green Book’, “Bohemian Rhapsody’, ‘Il Corriere-The Mule’, “Aquaman’, ‘Mary Poppins’, ‘Se son rose’ e ‘Aladdin’“.

STEFANO NICCOLI

 

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