“Era un ragazzo come noi”. Roby Baggio compie 54 anni, auguri al nostro ex concittadino

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“Era una ragazzo come noi” cantava nel 1986 Antonello Venditti a proposito di Paolo Rossi, non il campione del mondo del 1982, ma lo studente de La Sapienza di Roma che nel 1966 fu ucciso da un gruppo di fascisti.

Io questa frase preferisco usarla per Roberto Baggio, non solo perché è stato un campione che è andato oltre tutte le bandiere, ma soprattutto perché, come ex ventenne degli anni ’80, potevo veramente azzardarmi a pensare che fosse “un ragazzo come noi”.

Il futuro Divin Codino, allora solo promessa viola, abitava in via Presciani. Capitava di vederlo in piazza del Comune o a comprare un francobollo dal Simoni. C’è chi lo ricorda alla presentazione della squadra di calcio del Colonnata o a mangiare una pizza alla Pianella. I cacciatori del lago in Pantano lo hanno ospitato tante volte nel loro capanno.

Oggi quel ragazzo, capace di indimenticabili ricami con il pallone, compie 54 anni e i fili d’argento non luccicano solo fra i suoi capelli.

Non ho mai avuto la possibilità, o forse il coraggio, da scarpone del calcio quale sono, di scambiare due parole con te. Magari solo per chiederti come ti trovavi in questo nostro paesone. Non l’ho fatto e non capiterà più l’occasione, ma mi farebbe molto piacere che ti raggiungessero gli auguri miei e di tutti i sestesi per questo importante traguardo“.

E come canta Cesare Cremonini: “Ah, da quando Baggio non gioca più
Oh no, no! Da quando mi hai lasciato pure tu
Non è più domenica

Buona vita, Roberto

DANIELE NICCOLI

 

 

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