Il coro sestese “For Joy ContemporaryGospel Choir” trionfa all’European Gospel Festival

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Sesto Fiorentino davanti a tutti. Il coro sestese “For Joy ContemporaryGospel Choir” ha vinto l’edizione 2023 dell’European Gospel Festival tenutosi a Montegrotto Terme in provincia di Padova dal 6 all’8 luglio. Una gran, bella soddisfazione considerando che alla kermesse hanno partecipato, in totale, nove cori provenienti, oltreché dall’Italia, anche da Spagna e Slovenia (sei in gara).

Nato nel 2004 da un piccolo gruppo di amici, il coro s’ispira ad alcuni mostri sacri del gospel come Kirk Franklin, Israel Houghton, Cece Winans e Yolanda Adams. Nel corso degli anni si è esibito a Sesto Fiorentino, Calenzano, Firenze e Campi Bisenzio. Ha conquistato il secondo posto alle finali regionali dell’Emergency Festival Viper di Firenze e ha partecipato alle semifinali nazionali del Roma Music Festival.
Compongono il For Joy ContemporaryGospel”: Marco Befani, Valeria D’Amico, Gianna Bagnoli, Fiamma Ciampi, Matteo Bonciani, Mirko Graffeo, Gaetano Cusumano, Stefano Ferraro, Luca Massaro, Jasmin van Schaik, Silvia Zuffellato, Francesca Alzeni, Tania Petrone.

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Per parlare del trionfo in terra veneta, tuttosesto.net ha intervistato Marco Befani, direttore del coro con sede all’Art Music Academy in via XI Febbraio 10 a Sesto Fiorentino.

Il coro è composto da pochi membri perché abbiamo scelto di puntare sulla qualità anziché sulla quantità. Ne fanno parte anche alcuni musicisti che, però, non erano presenti all’European Gospel Festival.Inizialmente cantavamo brani classici, da qualche anno a questa parte abbiamo deciso di focalizzarci sul gospel contemporaneo. Da qui il nome del coro. Abbiamo organizzato anche alcuni workshop con altri cori in giro per l’Italia ai quali partecipano reverendi e pastori. In queste occasioni si respira l’aria del vero gospel, quello americano”.

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E’ stata la prima partecipazione all’European Gospel Festival?
Sì. E’ stata un’occasione che abbiamo ricercato con forza. In passato abbiamo partecipato a festival che, però, non erano specifici del gospel, infatti ci sentivamo delle mosche bianche. Per partecipare all’European Gospel Festival abbiamo dovuto sottoporci ad una preselezione. La giuria, una volta completato l’esame del materiale inviatole dai vari cori, ha scelto i partecipanti alle tre serate finali. Siamo molto contenti perché, oltre ad aver vinto un premio in denaro, siamo stati giudicati da una giuria di qualità, composta da esperti del gospel. Basti pensare che il presidente era Trini Lopez Massie, maestro nelle chiese afroamericane proveniente da Pittsburgh (USA). Il giudizio si basava su alcuni parametri: relazione tra direttore e coro, intonazione, scelta di repertorio, interazione col pubblico. Siamo soddisfatti di aver conquistato punteggi alti in queste campi. Dovevamo confrontarci con un brano scelto in fase d’iscrizione, noi abbiamo scelto ‘Wade in the water’, testo tradizionale che abbiamo riarrangiato”. 

Quali sono stati gli avversari più duri?
Gli altri cori italiani avevano preparato un repertorio diverso dal nostro. Alcuni si sono cimentati con l’esecuzione a cappella che avrebbe potuto incontrare i favori della giuria. Noi eravamo sicuri di poter fare bene“.

Quando avete iniziato ad ‘annusare’ la vittoria?
Noi ci siamo esibiti l’8 luglio. Pensavamo di aver fatto una buona performance, ma io sono rimasto sempre scettico. La vittoria è stata, quindi, una sorpresa ancora più bella. Ovviamente ci speravo, ma non ci contavo. Tutte le realtà gospel hanno la loro specificità. Non ci si confronta sulla stessa cosa“.

Cosa diresti a chi vorrebbe intraprendere la carriera nel gospel?
Al di là del gospel, armonizzare le varie voci cantanti è un’esperienza bellissima. Il gospel ha un aspetto specifico: la sua musica religiosa porta con sé un messaggio di speranza e gioia. Il gospel rende tutto più emozionante e coinvolgente, per chi ascolta e per chi canta“.

Questi i canali social del For Joy ContemporaryGospel”:

STEFANO NICCOLI

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