Il gruppo consiliare di Insieme Cambiamo Sesto ha votato contro l’approvazione del Piano Strutturale. Nel seguente comunicato stampa le motivazioni:
“L’anno passato, al momento dell’adozione del nuovo Piano avevamo espresso un giudizio positivo sulle linee principali e auspicavamo un confronto su un’idea di futuro lungimirante.
Ritenevamo infatti necessario che fossero formulate da subito precise proposte strategiche capaci di produrre le opportune novità, con l’obbiettivo di una efficace rigenerazione della nostra città, che negli anni ha perso vivacità e attrattiva.
Molti fattori in atto, tra cui l’invecchiamento della popolazione, la diminuzione della partecipazione, il minor dinamismo economico e sociale, lo svuotamento di tradizionali luoghi della partecipazione popolare, ci hanno convinto che è necessaria da subito, una capacità di scelte forti e di qualità per il cambiamento.
Abbiamo chiesto di poter discutere idee e proposte sulla zona della azienda Ginori e sul Museo, sull’area della stazione ferroviaria e sul trasporto pubblico: tutti luoghi nevralgici per un possibile rilancio della vitalità del centro cittadino.
Abbiamo sollecitato più volte una iniziativa politica verso Regione e Città Metropolitana per una complessiva riorganizzazione della tratta ferroviaria con un aumento dei treni tale da attuare finalmente il progetto della metropolitana di superficie tra Pistoia e Firenze.
Abbiamo sollecitato anche progetti per un rapporto nuovo e più stretto col Polo scientifico ed un uso diverso dell’area di Case Passerini, al fine di sviluppare un vero e proprio distretto per il recupero ed il riciclo.
Non abbiamo visto invece in questi mesi nessuna novità: nessun tipo di idea lungimirante che potesse incidere in maniera strategica sul territorio: questo rischia di rendere tutta la proposta inefficace.
Quello che rimane è solo una certa continuità col passato senza un’idea di rigenerazione, mentre la città progressivamente peggiora.
Inoltre la decisione della Conferenza dei Servizi presso il Ministero obbliga a inserire il masterplan dell’aeroporto nell’area un tempo prevista come Parco della Piana.
Questa imposizione snatura tutta la filosofia del Piano Strutturale, distrugge qualsiasi idea per il futuro della nostra città
Abbiamo anche denunciato un limite politico non indifferente:
la scelta della maggioranza di operare da sola fin dalla costituzione di questa Amministrazione, la scelta politica di considerarsi autosufficiente.
Una maggioranza sostanzialmente autoreferenziale che ha avuto una limitata disponibilità al confronto con le altre forze politiche e con i cittadini”.