Lavori pubblici a Sesto: il punto con l’assessora Claudia Pecchioli

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Claudia-Pecchioli
Foto: Comune di Sesto Fiorentino

Nei giorni scorsi il consigliere di Italia Viva, Gabriele Toccafondi, ha sollevato la questione della Casa della Salute i cui lavori sono bloccati, ma che la Asl dovrà costruire entro il 2026.

Approfittiamo di queste considerazioni per fare con l’assessora ai lavori pubblici, Claudia Pecchioli, il punto sull’avanzamento dei lavori delle opere più importanti previste nel Comune di Sesto Fiorentino.

Iniziamo proprio dalla Casa della Salute. Immaginiamo che, al di là delle competenze, il Comune guardi con attenzione a ciò che accade nel cantiere di viale Ariosto. Cosa ci può dire in merito?
“Sì, il Comune guarda con grande interesse alla costituzione della nuova Casa di Comunità in viale Ariosto ed è interessato in prima persona alla sua rapida realizzazione, convinti come siamo che rappresenterà un salto di qualità nella prestazione di efficienti servizi sanitari di assistenza medico-infermieristica e di continuità assistenziale sul nostro territorio, oltre ad una soluzione definitiva per il servizio di riabilitazione, al momento allocato in via della Querciola, che necessita di una soluzione stabile. I lavori proseguono con regolarità, e ne seguiamo con attenzione lo svolgimento, nell’ottica di garantire, per quanto sta in noi, la massima collaborazione. La SDS ci conferma che il primo, importante lotto, finanziato con risorse PNNR, sarà realizzato entro marzo 2026”.

Capitolo Lucciola. Nell’intervista del 29 dicembre scorso il sindaco Falchi sosteneva che, salvo imprevisti, la Lucciola avrebbe riaperto i battenti entro la fine del 2024. Conferma questa previsione? Ciò che si vede dall’esterno è abbastanza preoccupante.
I cantieri stanno procedendo secondo le tempistiche previste. La fine dei lavori è prevista per la fine dell’estate. Questo ci consente di poter guardare alla fine del 2024, o all’inizio del 2025, come al momento della riapertura e del rilancio dell’identità di questo importante e storico luogo di socialità della nostra città“.

Palazzo Pretorio e piscina. Qui i tempi previsti sono più lunghi (fine 2026). Qual è la situazione?
“Anche per Palazzo Pretorio e per la nuova piscina le fasi stanno procedendo secondo programma. La conclusione dei lavori resta confermata e prevista per il 2026”.

Veniamo infine alla ciclopista Firenze-Prato. Sappiamo che è un progetto di Città Metropolitana che però attraversa in direzione est-ovest tutto il Comune di Sesto Fiorentino. Qualche mese fa sono state rimosse le barriere che impedivano l’accesso alla pista. Non siamo a conoscenza, però, di nessuna inaugurazione. E’ evidente che non sia attiva l’illuminazione e che non siano sono stati completati i lavori di arredo. 

Pista ciclabile Firenze-Prato
Foto: TuttoSesto

Le condizioni della pista, come è facilmente riscontrabile dalla foto, sono pessime. Il rischio di incendio della sterpaglia che invade il tracciato è alto. La pista, ufficialmente aperta oppure no, è utilizzata da molti cittadini con i mezzi più disparati. Forse non tutti consentiti: auto e scooter, testimonianza diretta. Forse è un problema anche di responsabilità e di assicurazioni.
Insomma non ci risponda solo che è competenza della Città Metropolitana.
La Città Metropolitana sta completando gli allacci per garantire l’illuminazione. Provvederà anche ai lavori di arredo (stazioni di ricarica e conta transiti), che saranno installati quando saranno realizzati gli altri lotti, per comprensibili ragioni di uniformità. Riguardo all’accesso indiscriminato alla pista, va detto che, prima di tutto, si tratta di comportamenti derivanti da scarsa educazione e senso civico, che devono, pertanto, vedere un modo diverso di vivere gli spazi e i servizi pubblici da parte di chi pensa siano cosa propria. Naturalmente, questo, nell’immediato, non risolve il problema, per ciò abbiamo interessato la Città Metropolitana per capire se esistono ostacoli che possono essere frapposti all’accesso, tali da impedire l’ingresso dei mezzi impropri, pur non compromettendo le caratteristiche di scorrevolezza che deve avere la pista. Per quanto riguarda le condizione della pista e del verde, abbiamo interessato direttamente Alia, sollecitandola, anche in questo momento di fine cantieri, a raccordarsi con la Città Metropolitana perché la pista sia conservata nelle dovute condizioni di decoro“.

STEFANO NICCOLI

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