Sarà “L’incoronazione di Poppea”, ultimo capolavoro barocco composto per il teatro da Claudio Monteverdi nel 1643, che narra la passione tra Nerone e Poppea e “il trionfo di Amore su Virtù e Fortuna”, l’evento dedicato alla lirica in programma sabato 11 gennaio alle 21 al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (piazza Dante, 23). La nuova produzione, prodotta da Opera Network in collaborazione con Cantiere Internazionale d’Arte Montepulciano, vede la direzione artistica di Paolo Bellocci, la direzione musicale di Federico Bardazzi e la regia di Marcello Lippi.
A interpretare uno dei titoli più misteriosi nella storia del melodramma, sarà un cast formato da giovani talenti provenienti da Italia, Messico, Cina, Colombia, Albania, Russia, Turchia, affiancati da rinomati artisti e professionisti come l’Ensemble San Felice, gli Juvenes Cantores della Cattedrale di Sarzana capitanati dal maestro del coro Alessandra Montali con oltre 40 tra cantanti e musicisti. Lo spettacolo è prodottoda Opera Network in collaborazione con Cantiere Internazionale d’Arte Montepulciano, dove domenica 12 gennaio, sarà in scena al Teatro Poliziano.
La regia di Marcello Lippi attualizza la vicenda storica incentrata sulle figure dell’imperatore Nerone e dell’amata Poppea: la narrazione esprime il trionfo dell’Amore su Virtù e Fortuna. Il gruppo vocale e l’organico strumentale, diretti da Federico Bardazzi, hanno una dimensione internazionale, grazie alla presenza dei giovani talenti provenienti da tutto il mondo con la partecipazione straordinaria dell’affermato soprano Susanna Rigacci. Il ruolo della protagonista è assegnato al soprano Oksana Maltseva. Il nucleo orchestrale è legato all’Ensemble San Felice e annovera musicisti autorevoli, quali Marco Di Manno (flauto), Dimitri Betti (clavicembalo) e Giacomo Benedetti (organo).
Sul podio, il maestro Bardazzi tratteggia i personaggi attraverso un’analisi espressiva della partitura, sottolineando con i diversi colori del continuo gli affetti evocati dall’opera: “L’incoronazione di Poppea – commenta il direttore – è l’ultimo straordinario capolavoro composto da Monteverdi per il teatro. La prima opera che ha abbandonato i cieli della mitologia per scendere nella dimensione delle umane passioni, con personaggi realmente esistiti. L’effetto finale è di sorprendente intensità”.
Ad arricchire la messa in scena, le scenografie virtuali ideate da Carla Zanin e realizzate da Ines Cattabriga, in un allestimento ricco di effetti visuali ed elaborazioni dell’arte classica e della pittura futurista. I costumi di Giulia Gianni introducono un’atmosfera contemporanea in un racconto che sembra non avere età. Le luci sono realizzate dagli allievi del corso Sound & Light con il coordinamento di Tony Martignetti.
Il progetto nasce dalla coproduzione tra Opera Network, Ensemble San Felice, Teatrodante Carlo Monni e Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte, in collaborazione con Konzert Opera Florence, Centro Studi Musica & Arte e Accademia Musicale di Firenze e con il sostegno della Regione Toscana e della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.