Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha annunciato che a Livorno sarà realizzato un impianto di biometanolo, un carburante che si ricava dai rifiuti e che sarà prodotto con gli scarti di rifiuti solidi urbani di tutta la Toscana.
A Case Passerini, a Sesto Fiorentino, sarà costruito un impianto “di selezione dei rifiuti anziché un termovalorizzatore“.
Non si è fatta attendere la reazione delle Mamme No Inceneritore. Il comitato non è soddisfatto delle dichiarazioni del governatore e di Federica Fratoni, assessore regionale all’ambiente:
“La campagna #NOICONTIAMO, lanciata dalle Mamme No Inceneritore al termine dell’ultima tornata elettorale ha portato i suoi primi frutti. A 1 giorno esatto dalla scadenza che lo stesso Enrico Rossi si era dato, ecco che oggi si è tenuta una conferenza stampa molto particolare presso la Regione Toscana.
Visti gli annunci ci si aspettava una conferenza stampa in cui il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’Assessore all’Ambiente Federica Fratoni avrebbero dato vita al famoso Nuovo Piano Regionale dei rifiuti che da oltre un anno annunciano di essere pronti a fare.
Invece oggi non è successo niente di tutto questo! Anzi viene chiaramente detto che il Nuovo Piano Regionale dovrà essere fatto dalla nuova giunta e dal nuovo presidente! Ci sono piccolissimi passi avanti (come l’annunciato definitivo stralcio dell’inceneritore di Firenze), ma le alternative sono le grandi assenti di oggi.
Al solito invece che dalla testa (raccolta differenziata di qualità, riduzione, riuso, riciclo) si parte dalla coda, ossia dall’impiantistica di smaltimento.
L’obiettivo dichiarato di raggiungere una quota di Raccolta Differenziata regionale pari all’80% al 2030 ci sembra veramente di scarso respiro. Sarebbe assai meglio porre un obiettivo regionale minimo al 70% entro il 2022, obbiettivo che sappiamo realizzabile in maniera relativamente semplice dando il via definitivo alle alternative e alle buone pratiche, come oramai sempre più comuni, province e regioni stanno facendo.
Si tratta di dare il definitivo addio al sistema di gestione basato sul cassonetto, partire con un estensione capillare del servizio di raccolta Porta a Porta su tutti i territori comunali e passare dal modello di pagamento TARI al modello più virtuoso di tariffazione puntuale per aziende e privati.
A queste 3 piccole e semplici mosse sono da affiancarsi azioni incisive verso quelle comunità che non si impegnano: i Comuni che non raggiungono l’obiettivo devono essere prima multati e poi commissariati. La Regione ne ha il potere e il dovere.
Queste azioni però oggi non sono state presentate. Nonostante sia oltre un anno che il Presidente Enrico Rossi dichiari un nuovo piano regionale, ad oggi non vediamo all’orizzonte le tanto sbandierate grandi svolte ambientaliste.
Chiediamo al Presidente Enrico Rossi e alla Giunta Regionale l’acquisizione delle delibere approvate oggi e tempi certi e rapidi per capire come viene stralciato l’inceneritore di Firenze dal Piano rifiuti.
Ci sembra che anche a questo giro, a beneficiarne ci sia un privato, Eni, con la sua idea di riconversione di un pezzo della raffineria a Livorno. L’impianto proposto a quanto ci pare di capire punta a realizzare biometanolo tramite CSS e plasmix (plastiche eterogenee) prodotti a loro volta dal trattamento del rifiuto indifferenziato, come ad esempio nell’impianto di Alia a Sesto Fiorentino. Non ci è ancora chiaro cosa ne sarà del residuo, anche se sospettiamo che ci sia l’idea di fare un nuovo rimpacchettamento da far bruciare nei cementifici e negli inceneritori. Questo nuovo impianto dovrebbe lavorare con 200.000 tonnellate di rifiuti che Alia ha già promesso di inviare dall’ATO Toscana Centro a Livorno.
Al di la’ quindi della volonta’ di agevolare Eni in un piano industriale per un impianto che comunque produce un importante impatto ambientale (l’impianto dovrà essere assoggettato a procedura regionale di Valutazione di Impatto Ambientale) per il resto ci sembrano chiacchiere, impegni che non vengono assunti ora ma reinviati al domani.
E ancora una volta è completamente assente la voce dei cittadini. A Livorno e in tutti Comuni della costa nessuno sa niente di questo progetto, e nessun comune ha votato ancora una delibera a riguardo.
Ancora una volta ci sembra che si voglia trattare la questione “rifiuti” come oggetto di scambio per fare affari (e tanti), invece di voler iniziare a lavorare seriamente sulle piccole pratiche che possono davvero trasformare quello che oggi è considerato un problema in una grande risorsa di tutti e per tutti!
Da parte nostra quindi aspettiamo i dettagli per la chiusura definitiva del progetto inceneritore di Firenze, e a Dario Nardella, sindaco di Firenze e Presidente della Città Metropolitana, rinnoviamo l’invito per partire con la tanto decantata rivoluzione dei rifiuti locali iniziando dal porta a porta e dall’introduzione della tariffazione puntuale”.