“Come è possibile che nel 2023, in un paese occidentale laico e moderno, la politica italiana sia impegnata nel limitare alcuni diritti in base all’orientamento sessuale” afferma stupito il Capo Gruppo Ecolò Stefano Martella.
Facendo fede al motto “non esiste giustizia ambientale senza giustizia sociale” Ecolò Sesto Fiorentino ha ritenuto fondamentale affrontare questo tema, saltato alla ribalta delle cronache, nel Consiglio Comunale svoltosi il 27 aprile.
L’atto presentato è finalizzato a dare il proprio contributo all’adeguamento del diritto ai nuovi assetti sociali che già sono consolidati, per una genitorialità senza discriminazioni e per unioni civili che abbiano la stessa dignità legislativa dei matrimoni.
“Ancora oggi assistiamo a situazioni in cui dei bambini, già presenti in nuclei affettivi formati, non possono essere iscritti all’anagrafe oppure casi in cui all’anagrafe non possono essere iscritti tutte e due i genitori perché dello stesso sesso…Sicuramente ciò non è in linea con l’Europa di cui facciamo parte”, afferma il Capo Gruppo Stefano Martella.
“Cosa importa se una coppia di individui, affettivamente, psicologicamente ed economicamente in grado di costituirsi come nucleo familiare, sia formata da persone dello stesso sesso o di sesso differente. Pare ovvio che a livello legislativo qualcosa debba essere colmato e debba essere adeguato ai nuovi assetti sociali”, conclude Martella, fiducioso che questo atto possa dare un reale contributo ad un evoluzione progressista della società.