Moscardi: “No al voto in settembre, a rischio principi democrazia”

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Un “accorato appello” affinché si ritorni sulla decisione, ventilata in queste ore, di un unico “election day” il prossimo 13 o 20 settembre. È quello che il presidente del Consiglio comunale di Sesto Fiorentino, Ivan Moscardi, rivolge alla ministra dell’interno Luciana Lamorgese in una lettera inviata oggi. L’iniziativa era stata preannunciata dallo stesso presidente in apertura della seduta di ieri del Consiglio comunale.

Nella lettera si spiega come la scelta di una data unica a settembre costituirebbe una sostanziale “violazione delle libertà democratiche e in particolare degli artt. 48 e 51 della Costituzione, quelli che sanciscono rispettivamente, il diritto di voto e il libero accesso alla cariche pubbliche di tutti i cittadini”, in un contesto in cui molte libertà sono già compresse dall’emergenza sanitaria.

Secondo Moscardi, “per un corretto esercizio di voto, che sia libero ed eguale in virtù del dettato costituzionale” è indispensabile che sia garantito lo svolgimento della campagna elettorale, attraverso la quale “nella mente del cittadino/elettore si forma il convincimento”. Ma, ad oggi, le norme in vigore ne affievoliscono la portata, non essendo pensabile il ricorso a riunioni, assemblee e altre iniziative che per loro natura portano più persone a ritrovarsi in un unico luogo. Questo si va ad aggiungere all’oggettiva difficoltà nella raccolta delle firme necessarie a presentare le candidature e ai problemi organizzativi che Enti locali e Prefetture incontrerebbero nell’ipotesi di un voto a settembre.

Alla ministra Moscardi chiede di valutare “una data nell’autunno avanzato, quando magari anche in considerazione di un allentamento della legislazione dell’emergenza si potrà fare una campagna elettorale circoscritta nel perimetro dei principi costituzionali”.

Comune di Sesto Fiorentino

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