Una conferenza stampa per chiedere che l’inizio e la fine dei lavori di ristrutturazione del Museo Ginori siano portati a termine nel più breve tempo possibile.
La richiesta proviene da Leonardo Pagliazzi, coordinatore del comitato Italia Viva di Sesto Fiorentino, e Francesco Grazzini, coordinatore provinciale di Italia Viva.
“Chiediamo che i lavori al museo Ginori di Sesto partano e che siano portati a termine al più presto. La risposta all’interrogazione delude, servono occasioni di lavoro e occupazione subito ma per Il museo si prospettano anni e anni. È fondamentale per lo sviluppo dell’economia di Sesto, soprattutto dal punto di vista del turismo e dell’occupazione”, hanno detto di fronte ai cancelli della struttura in viale Pratese.
“Siamo contenti che dopo sette anni di abbandono sia stato questo governo, di cui facciamo parte, a mettere in piedi l’operazione per salvare il museo. Ma adesso, nel momento difficile che stiamo vivendo, non c’è più tempo da perdere, bisogna correre, sia con la nomina della fondazione che gestirà il museo, sia per l’operatività e la certezza dei tempi dei lavori.
Per avere chiarimenti sullo stato dei lavori e chiedere di accelerare sulle nomine del cda della fondazione il nostro deputato Gabriele Toccafondi ha presentato anche un’interrogazione al ministero. La risposta non ci rassicura e prospetta tempi lunghissimi. È paradossale: soldi stanziati, possibilità di nuova occupazione e e turismo e tutto bloccato da lentezze e burocrazia. Sesto ha bisogno anche di turismo e di qualità, e il museo delle porcellane porterà grandi benefici in questo senso”.
Questo il testo dell’interrogazione presentata dal leader di Italia Viva, Gabriele Toccafondi, mercoledì 14 ottobre alla Camera dei Deputati:
“Premesso che:
alla fine di dicembre 2019, in una cerimonia nel comune di Sesto Fiorentino, si è celebrato l’accordo tra regione, comune e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sul «nuovo museo della porcellana Richard Ginori», un’operazione che ha comportato una spesa pari a più di sei milioni di euro;
il comune di Sesto Fiorentino ha bisogno anche di turismo e di qualità e la situazione attuale del museo sopra citato, che è rimasto chiuso dal 2014, è purtroppo ancora lontana dal permette l’organizzazione delle visite dei primi turisti;
i lavori del museo avrebbero dovuto essere partiti ma non risultano attualmente presenti sul luogo né gli operai, né l’organizzazione di un cantiere e la struttura risulta lasciata in uno stato di abbandono;
per quanto concerne la Fondazione che dovrebbe occuparsi della gestione del museo della porcellana, ne è stata annunciata l’istituzione alla fine del 2019, ma non è stato ancora nominato il consiglio d’amministrazione della stessa, in particolare, non risulta la nomina dei tre componenti designati dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo;
è fondamentale che le risorse stanziate dal Governo vengano impiegate per valorizzare il patrimonio delle opere d’arte della Richard Ginori che potranno essere nuovamente ammirate, incrementando il turismo nell’intera area fiorentina, risorsa importante per consentire, soprattutto in questo momento, la ripresa della nostra economia“.
Questa la risposta del Ministero per i beni e le attività culturali: