Lunedì 18 dicembre 2023 – ore 19 – ingresso libero
Biblioteca E. Ragionieri – Piazza della Biblioteca 4 – Sesto Fiorentino (Firenze)
MANUELA MANDRACCHIA
Pagine scelte da Alba De Céspedes
Troppo spesso aggiogata al carro della “letteratura rosa”, Alba De Céspedes con giusto risentimento rivendicava il valore letterario e innovativo della sua scrittura. Ai suoi testi attingerà Manuela Mandracchia, tra le interpreti più acclamate del teatro italiano, lunedì 18 dicembre, alle ore 19, alla Biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino, nell’ambito della rassegna di letture teatrali “IN ASCOLTO: Femminilità – Cinque attrici in lettura”.
L’appuntamento è a ingresso libero. Prenotazioni online su http://bit.ly/eventiadulti o telefonicamente al numero 055.4496851. Dopo lo spettacolo, per chi lo desidera, c’è l’apericena alle Fornaci di Doccia, lo spazio ristoro della biblioteca (15 euro, prenotazioni 338.6779157).
Scrittrice, poetessa e partigiana, autrice anche di testi per il cinema, il teatro, la radio e la televisione, Alba De Céspedes fu tra le prime convinte sostenitrici dell’impegno e dell’importanza del ruolo della donna anche fuori dell’ambito familiare. Un’analisi psicologica attenta, una scrittrice tesa a rispecchiare il parlato, la forzatura – quando non la dissoluzione – della forma – romanzo tradizionale fanno di queste “Pagine scelte” una letteratura interessante e avvincente.
La rassegna “IN ASCOLTO: Femminilità – Cinque attrici in lettura”, curata da Riccardo Massai di Archètipo per Biblioteca Ernesto Ragionieri, è realizzata grazie al sostegno di Unicoop Firenze, nell’ambito del Patto locale per la lettura per il territorio del Comune di Sesto Fiorentino triennio 2022/2024. Prossimi appuntamenti: lunedì 8 gennaio, l’attrice, autrice e regista Alessandra Bedino presenterà “La morte di Ivan Il’íč” di Lev Tolstoj, mentre a chiudere la rassegna sarà lunedì 12 febbraio Silvia Frasson con letture da “Le voci della sera” di Natalia Ginzburg: un viaggio nelle vicende di Elsa e Tommasino, un racconto corale aderente alla sobrietà del romanzo, con musiche originali di Guido Sodo.