In vista della Festa dei Lavoratori, il sindaco di Calenzano, Riccardo Prestini, ha scritto una lettera ai cittadini:
“Cari cittadini, care cittadine,
si celebra domani la Festa dei Lavoratori e anche questa sarà una festa anomala, non ci saranno le persone, i gonfaloni e le bandiere a sfilare nelle strade delle città italiane, non ci saranno i comizi nelle piazze, ma il Primo Maggio è e deve restare un punto saldo della nostra esistenza, a partire dalla nostra Costituzione.
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Un assunto ancora più importante oggi, in questa situazione di emergenza, quando il lavoro costituisce la nostra leva per riacquistare quella normalità interrotta dalla pandemia.
Se non possiamo manifestare, usiamo il Primo Maggio come occasione per riflettere sul lavoro, sulla necessità di declinare questo tema con l’ambiente, le infrastrutture, la famiglia, la fiscalità, la formazione e l’innovazione, riportando quindi questo tema al centro del dibattito politico ma anche e soprattutto nelle coscienze di tutti, in quanto si tratta del problema centrale delle nostre società moderne.
Anche in questo 2020, bisogna fermarsi il Primo Maggio e riflettere sulla Festa dei Lavoratori, per ricordarci che molte battaglie sono state vinte e molte lotte ancora dovranno essere condotte per superare i problemi più attuali del mondo del lavoro, che proprio con la pandemia e il blocco delle attività sono venuti ancora più alla luce: disoccupazione e precariato e tutto ciò che comportano, come l’insicurezza nei luoghi di lavoro, la mancanza di tutele, stipendi bassi, ecc.
Per questa Amministrazione lo sviluppo e il lavoro sono una priorità, di cui ci siamo occupati da subito, intervenendo, in base alle nostre competenze, nelle crisi che si sono aperte sul territorio, con la chiusura di alcune importanti strutture commerciali. A fine gennaio abbiamo rilanciato una discussione condivisa sul tema, con un convegno aperto a tutte le parti in causa: istituzioni, associazioni di categoria e sindacati. Un tavolo che sarà necessario tornare ad aprire, proprio per capire come si rilancia l’economia e il lavoro dopo la pandemia.
Riprenderemo il filo del discorso anche in occasione del 50° anniversario della promulgazione dello Statuto dei lavoratori, il 20 maggio prossimo, quando apriremo una discussione, con percorsi virtuali, che parte dalla genesi della Legge 300 del 1970, per arrivare alle nuove sfide cui bisogna rispondere in tema di diritto e dignità del lavoro.
Nella speranza che da questa situazione d’emergenza si possa uscirne al più presto, ma sopratutto che ne se possa uscire con il lavoro, auguro a tutti un buon Primo Maggio”.