Recovery Fund, Gandola (FI): “Quali sono i progetti di valenza metropolitana da inserire nel Next Generation?”

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Gandola

Si avvii al più presto un tavolo di lavoro permanente tra i membri del Consiglio metropolitano e gli  uffici competenti atto a condividere e valutare i progetti che saranno presentati al Governo per il recovery fund“.

È questa la richiesta di Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia-centrodestra per il cambiamento, che nei giorni scorsi ha presentato un’apposita interrogazione.

La situazione pandemica in corso – spiega il consigliere metropolitano – sta provocando una crisi economica senza precedenti, tale per cui si rendono necessari interventi di massima urgenza sotto il profilo economico e finanziario da parte dello Stato centrale e di tutti gli enti locali. Nel luglio scorso, a seguito di un lungo e travagliato lavoro di negoziazione, è stato approvato dal Consiglio Europeo il “Next Generation EU” (conosciuto con il termine “Recovery Fund”), un piano improntato al finanziamento dei Paesi più colpiti dalla pandemia e dalla relativa crisi con fondi di finanziamento e sussidi.

Il nostro Paese – ha aggiunto Gandola – è risultato oggetto, potenzialmente, di un finanziamento complessivo di 209 miliardi di Euro, una cifra impressionante se pensiamo alle ristrettezze di bilancio a cui siamo sempre stati abituati negli ultimi anni.

Di questi, ben 80 saranno sussidi a fondo perduto, ma saranno effettivamente erogati solo a seguito della presentazione di un piano nazionale di interventi e investimenti”.

Per questa ragione il consigliere metropolitano ha chiesto di conoscere gli sviluppi sin qui evidenziatesi dai colloqui e dalle riunioni già svolte nella conferenza metropolitana e conoscere  quali  siano, al momento, i principali interventi che saranno effettivamente proposti al Governo. “Il famoso e tanto discusso progetto del tubone di Bilancio è ricompreso in questo elenco di interventi? Sul punto attendiamo chiarezza e trasparenza, tutto il consiglio metropolitano deve essere reso partecipe  della discussione in atto“.

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