Rifiuti, inceneritore, ztl e molto altro ancora. Maurizio Quercioli, candidato Sel a sindaco di Sesto Fiorentino, ha rilasciato una lunga intervista a Sesto Today.
Come è nata l’idea di intraprendere questa nuova avventura politica e candidarti a Sindaco?
“Ho avuto questa possibilità perché mi è stato proposta da Sel di fare il candidato per le primarie, in un momento particolare di non impegno perché disoccupato dopo il licenziamento dalla Edison. E’ stato un modo per mantenere un rapporto e dare un contributo al centro-sinistra. La mia posizione politica è chiara: appartengo al centro sinistra. Le primarie non si sono tenute e quindi è stato quasi logico che decidessi di fare un passo ulteriore e candidarmi come sindaco, con un programma condiviso da forze diverse. Un programma che avrei proposto alle primarie: la qualificazione del territorio e l’idea culturale di salvaguardia di Sesto e della Piana dalla deriva dovuta alle scelte amministrative. Ho trovato l’accordo di Sel, Un’altra Sesto è possibile e di altri cittadini, singoli o gruppi organizzati“.
Il fatto che le primarie non si siano tenute ha creato abbastanza scalpore. Quali sono o saranno le conseguenze di questo? E questo influirà sul voto del 25 maggio?
“Credo che il non tenere le primarie ha colpito quella grossa fetta di elettorato attivo del centro sinistra che da anni è abituato alle primarie e le considera un elemento fondamentale della democrazia e della partecipazione. Non so se questo porterà a cambiamenti grossi nel voto. Penso di sì perché non aver permesso di esprimersi agli elettori del centro sinistra nella scelta del candidato li porterà poi a sentirsi più liberi nel voto elettorale. Questa libertà potrebbe portare a noi un po’ di voti. Non so cosa succederà, noi puntiamo ad avere un buon risultato contando anche su questo fatto, ma soprattutto contando sulla qualità della nostra proposta“.
Parliamo di Ztl, uno degli argomenti caldi a Sesto Fiorentino. C’è chi la vorrebbe togliere e chi modificare. Quale è la sua posizione?
“Partiamo dal fatto che se i commercianti dicono che sono in difficoltà e che nel centro non viene più nessuno, dobbiamo dargli ragione. Il centro è abbastanza isolato e sta morendo. Una delle cause è sicuramente la crisi economica, che negli ultimi anni ha portato ad un calo del commercio. A Sesto c’è anche questo questa sensazione di un centro che sembra abbandonato. Il motivo non penso sia la Ztl, ma il progressivo abbandono di strutture associative e di ritrovo. La chiusura di Palazzo Pretorio, la chiusura della Lucciola, lo spostamento della biblioteca a Doccia ed la chiusura dei Giuseppini. Questo ha creato una diminuzione di funzioni e quindi una minore disponibilità delle persone a vivere il centro. Va aggiunto anche il fatto che i collegamenti pubblici sono stati tolti a causa della crisi e quindi c’è un po’ più di difficoltà. Credo che la risposta alla crisi del centro non sia nel togliere o no la Ztl, ma quanto riempire di funzioni attrattive questi spazi. Io direi che rimanere così, ma direi anche di cambiare i parcheggi e dare la possibilità di sostare senza pagamento. Si può eventualmente vedere, anche se lo abbiamo solo accennato, di riaprire via Gramsci, ma non so quanto può servire la riapertura fino in fondo“.
Adesso parliamo di inceneritore
“Tutta la nostra proposta amministrativa parte da lì, parte dalla Piana. Noi pensiamo che la piana di Sesto sia un valore e non un prodotto. Noi vogliamo che la Piana riacquisti la sua qualità e già ora è fortemente aggredita da una serie di funzioni che andranno riviste ed adeguate ad uno sviluppo sostenibile e pulito. Ci sono gli stagni, ci sono le zone umide, c’è il polo scientifico e tecnologico. La Piana che è una grande risorsa, un grande polmone per Sesto vogliamo che sia salvata da quello che vogliono metterci, ma anche riqualificando quello che c’è già. Non basta bloccare l’inceneritore, ma bisogna migliorare quello che c’è. Rendere la Piana un parco vero e quello abbinato a Monte Morello è una scelta culturale di prospettiva“.
Per quanto riguarda invece i rifiuti?
“Anche nella raccolta dei rifiuti dobbiamo fare una grande scelta culturale e ridurre il più possibile i rifiuti indifferenziati. Noi aderiamo a questo grande progetto Rifiuti Zero entro il 2020 e ci rendiamo conto che è molto ambizioso, ma possiamo puntare a farcela. Se la raccolta differenziata viene fatta in maniera seria si può ridurre della metà, e cito come esempio Peccioli. Noi si può arrivare ad una indifferenziata attorno al 5-10% e questo ci permetterebbe di rendere inutile la costruzione di un inceneritore. La possibilità c’è a Sesto, perché se noi facciamo una raccolta differenziata porta a porta e la portiamo all’estremo possiamo ridurre al massimo l’indifferenziato ed a quel punto lì qualsiasi struttura più leggera di trattamento a freddo può sostituire l’inceneritore. Hai un impatto diverso sulla Piana e contemporaneamente puoi creare più lavoro, con il porta a porta, con il riciclaggio e le aziende che si occupano di quello senza rischiare di inquinare”.
E per quanto riguarda la pista dell’aeroporto?
“Basta andare a Morello o guardare su Google Maps cosa succederebbe se si facesse una striscia lungo l’autostrada di 2,4 Km. Cancelli la Piana perché arrivi dove adesso c’è la stazione di servizio. Tutta la piana di sesto è occupata da una striscia di cemento, dove atterrano gli aeroplani, quindi con il rumore, inquinamento e la striscia di asfalto passerebbe accanto al Polo Scientifico. Se ci si affaccia ad una finestra della Facoltà di Fisica si vede, un parcheggio, una rete e poi vede la striscia autostradale“.
Non sarà una decisione dei singoli comuni, ma sarà una decisione di area metropolitana
“Sono tutte scelte di area, aeroporto e inceneritore. Prendo atto con una certa soddisfazione che i candidati sindaco di Prato, che è una città che conta nell’area, di entrambi gli schieramenti, dicono no alla pista. Per fare chiarezza sull’inceneritore è una decisione di area, ma noi possiamo dire che, visto che è sul territorio di Sesto noi continuiamo a prendere i rifiuti di tutta l’area non ci sottraiamo a questo compito storico, ma almeno fate decidere a noi o perlomeno troviamo insieme la soluzione che funziona per tutti e di meno spesa. La società che deve costruire l’inceneritore può costruire anche altri tipi di strutture, non ridiscutiamo la commessa già assegnata. Sulla pista, uguale, è una decisione della città metropolitana e quindi vuol dire capire gli interessi di Prato e degli altri comuni. Quanto sarebbe più utile per i comuni dell’area avere trasporti più veloci che permettono di andare a Pisa e sfruttare l’altro aeroporto. Abbiamo due scali, quello di Firenze e quello di Pisa, mettiamoli in sintonia facciamoli viaggiare insieme. Investiamo sui trasporti che sicuramente costeranno meno e porteranno un aiuto migliore all’area“.
Prima di decidere di candidarti a sindaco di Sesto Fiorentino, lavoravi alla Libreria Edison in piazza della Repubblica, cosa ti manca di più della tua giornata trascorsa con i libri?
“Mi manca il rapporto che in 20 anni di lavoro ho avuto con i libri sotto tutti gli aspetti. Da quello umano del rapporto con il cliente, il piacere di parlare di libri con chi veniva in libreria, di consigliare dei titoli e di sapere i giudizi dei clienti sui libri e così arricchire anche me stesso, al maneggiarli. Mi mancano le novità che arrivano, avere l’anteprima, ordinarle, la capacità e la soddisfazione di vedere se ho azzeccato il giudizio su un libro oppure no”.
STEFANO NICCOLI per TUTTOSESTO
Foto: (055firenze.it)