RSA Mimosa, Gandola (FI): “Bene commissione d’indagine promossa dall’Asl”

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Paolo Gandola FI

Durante l’ultimo consiglio comunale Forza Italia è tornata a chiedere di fare piena luce su quanto avvenuto presso la Rsa La Mimosa di Capalle dove a causa dell’emergenza sanitaria covid-19 sono decedute 5 persone, mentre 11 operatori e 13 ospiti sono risultati contagiati.

Presso le residenze sanitarie assistite presenti nei Comuni limitrofi a Campi come Sesto, Signa o Lastra a Signa – commenta Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia a Campi – non si sono verificati casi di positività al covid19 né tra gli ospiti né tra gli operatori sanitari. Eppure il protocollo previsto per garantire la piena sicurezza era il medesimo. Per questo è palese che presso la Rsa La Mimosa qualcosa non abbia funzionato ed è fondamentale appurare ogni eventuale responsabilità. 

Rispondendo all’interrogazione presentata – spiega Gandola – l’assessore Ricci ha precisato che la regione Toscana per tramite dell’azienda sanitaria, ha attivato una commissione di indagine sull’applicazione delle specifiche ordinanze regionali per fare una valutazione puntale delle 207 Rsa dell’Asl Toscana Centro quasi tutte convenzionate e gestite da soggetti e gestori privati“.

Al riguardo, ha aggiunto l’assessore, l’amministrazione comunale esprime totale fiducia circa la verifica dei protocolli adottati, così come qualora si evidenziassero  situazioni di eventuali criticità sarà di competenza della magistratura individuare eventuali responsabilità. È ovviamente anche nostro interesse capire bene le motivazioni che hanno portata ai decessi registrati presso la Rsa la Mimosa.

Soddisfatto della risposta si è espresso Gandola: “Bene l’intervento dell’Asl che ha avviato una commissione di indagine. Adesso occorre fare velocemente piena luce individuando quali sono state le criticità che hanno portato alla morte di cinque persone e al contagio di operatori ed anziani. Certo, al riguardo, sarebbe stato più opportuno che l’amministrazione comunale svolgesse un ruolo più pro attivo nell’accertamento dei fatti, senza minimizzare una situazione di criticità ovviamente evidente.

Non solo – continua Gandola –  altro aspetto oggetto di una seconda interrogazione è stato relativo all’area esterna la Mimosa destinata a parcheggio che continua a trovarsi in una perenne situazione di degrado. Nonostante siano passati anni dalla nostra prima interrogazione, ancora oggi non è stato trovato un accordo tra l’amministrazione ed il gestore della struttura per stabilire chi debba occuparsi della pulizia di quegli spazi. Oggi sono presenti plurime carcasse di auto abbandonate ed il verde non viene sfalciato. Un grave degrado igienico sanitario davvero inaccettabile. Sul punto l’assessore Nucciotti ha precisato che l’area in oggetto è proprietà della AUSL Firenze. L’amministrazione comunale ha sollecitato più volte l’azienda a trovare un accordo con Alia per la manutenzione che comunque potrebbe essere manotenuta anche da altra azienda, laddove la AUSl trovasse un accordo più conveniente. 

Lo smaltimento delle carcasse di auto, ha spiegato Nucciotti, è in carico alla Ausl e tra le altre cose nel 2018, a seguito di ordinanza sindacale n° 54/2018, l’Ausl ripristinò l’area andando a rimuovere i veicoli presenti e andando a pulire e ripristinare il decoro della stessa. Nei giorni scorsi ho appurato che purtroppo l’area presenta ancora diverse criticità, pertanto verrà predisposta dagli uffici competenti un’ulteriore ordinanza di ripristino. Al riguardo – conclude Gandolafa da davvero specie che per pulire un’area di pertinenza della residenza sanitaria sia necessario adottare una specifica ordinanza”.

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