A Sesto Fiorentino domenica 26 settembre si è aperta l’undicesima edizione di Alto-Basso.
Per la prima volta nella sua storia più che decennale, grazie alla sinergia tra La Soffitta, il Centro Berti, il Gruppo Gualdo e al sostegno del Comune di Sesto Fiorentino, l’evento espositivo viene ospitato in tre sedi diverse, dislocate letteralmente “dall’alto al basso”: si parte dalla splendida cornice sui colli del Rifugio Gualdo, si passa da La Soffitta Spazio delle Arti a Colonnata per approdare, infine, al Centro Antonio Berti a Sesto. In questo percorso multiplo si racconta il variegato percorso dell’artista sestese Gino Pozzi cui viene dedicata una ricca antologica a venti anni dall’ultima personale.
La mostra, intitolata Intimità e naturalezza. La pittura sincera di Gino Pozzi, è stata curata da Elisa Fontanelli, Alessia Nardi e Francesco Traversi che hanno indagato i diversi aspetti e la vasta produzione dell’artista. Nato nel 1900, Gino Pozzi faceva parte di quel ‘900 italiano profondamente connesso al territorio e innamorato del paesaggio toscano.
Al Centro Berti è stata allestita la sezione dedicata alla pittura di Gino Pozzi, con dipinti a olio di grandi dimensioni, i cui soggetti spaziano dai paesaggi, ai ritratti, alle nature morte, oltre a una selezione di ceramiche; a La Soffitta si trovano le arti grafiche, terreno nel quale il Pozzi eccelse nel segno di uno sperimentalismo tecnico in costante evoluzione; mentre al Rifugio Gualdo sono esposte le opere a tema sacro, al quale l’artista si dedicò nella sua fase più matura.
All’inaugurazione hanno parlato, oltre ai curatori, che hanno illustrato tutti gli aspetti artistici dell’esposizione, anche il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, che ha espresso la sua soddisfazione per la qualità dell’evento e per il sempre più vasto coinvolgimento del territorio sestese nella kermesse, Ettore Pozzi, figlio dell’artista, che ha raccontato vari aneddoti sul padre, e il coordinatore del progetto nonché responsabile de La Soffitta Spazio delle Arti, Francesco Mariani.
“Per noi – ha sottolineato Mariani – questa iniziativa rappresenta una rinascita in grande stile dopo un anno di stop e siamo davvero contenti di poter portare sotto la luce dei riflettori una figura così legata al territorio e la cui produzione artistica tocca profondamente il cuore della gente.
Ritengo anche doveroso ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto: il Comune di Sesto, con il sindaco che ci ha sempre sostenuto, il Rifugio Gualdo che ha accolto con gioia l’idea di diventare terza sede espositiva di Alto-Basso, le edizioni Polistampa, che hanno realizzato uno splendido catalogo, i curatori, tutti i nostri volontari, il nostro fotografo, Alessandro Mayer, che ha fatto un lavoro iper professionale, ma soprattutto la famiglia Pozzi che ci ha aperto le porte per consentire alla comunità di godere della bellezza delle creazioni di Gino”.
La mostra sarà aperta sino al 7 novembre con i seguenti orari. A Centro Berti e La Soffitta: da martedì a sabato 16-19; domenica 10,30-12 e 16-19, lunedì chiuso; al Rifugio Gualdo: giovedì e sabato 16-18; domenica 10-13 e 14,30-18, chiuso gli altri giorni.
La Soffitta Spazio delle Arti