Sinistra per Calenzano: “No agli scavi per recupero cava Cassiani, si cerchi alternativa”

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Sinistra per Calenzano

Il Consiglio Comunale di Calenzano ha approvato la valutazione di impatto ambientale (VIA) per l’escavazione e il recupero della cava di Poggio alle Macine a La Cassiana.

 

Questo il commento di Sinistra per Calenzano, astenutasi durante la seduta del 29 settembre scorso:

Il progetto non è subito operativo in quanto dovrà essere presentata successivamente da parte dei proprietari dei terreni la richiesta di autorizzazione all’esercizio, con tutti i tempi procedimentali di legge che ne conseguono.

Il progetto in questione ha iniziato a prendere forma a metà degli anni ‘80, per andare alla costituzione del Consorzio nel 1999 e poi con la presentazione di un primo progetto per l’estrazione di 20 milioni di mc, bocciato in sede di VIA nel 2004; dopo tale data i proponenti non si sono più fatti avanti fino al 2015, ripresentando questo nuovo progetto – principalmente incentrato alla riqualificazione ambientale ed alla rinaturalizzazione dell’area della cava di Poggio alle Macine, nonché alla sua messa in sicurezza – più ridotto, in quanto prevede l’estrazione di 5 milioni di mc di materiale.

Si deve rilevare che tale progetto si presenta già vecchio e superato, trovandoci attualmente in un momento storico in cui l’attività estrattiva è scomparsa da Calenzano e in cui non sono più presenti operatori potenzialmente interessati; anche a livello regionale e provinciale i fabbisogni di materiale estrattivo sono crollati negli ultimi anni, anche in considerazione che non ci sono più opere pubbliche importanti previste ed il mercato edilizio è fermo. Il fatto poi che tale attività necessiti di forti investimenti iniziali (si pensi ai macchinari e quindi anche al relativo ammortamento) comporterà, in assenza di un mercato che richiede tale materiale estrattivo, che ci sia ancora meno interesse nell’avviare tale attività da parte di un investitore privato.

Un altro aspetto importante è la mancanza, al momento attuale, di una Convenzione che regoli i rapporti tra il privato ed il pubblico su tale intervento, nonché tutta una serie di aspetti legati alla viabilità ed alla interconnessione tra il Polo e la Provinciale n. 8, in considerazione del numero di autocarri previsti dalla VIA, 85 al giorno; aspetti che ci aspettiamo ben definiti nel Piano attuativo e nel convenzionamento da parte dell’Amministrazione comunale.

Un aspetto a nostro avviso “curioso” è stato il fatto che tale Progetto sia stato portato all’approvazione del Consiglio comunale, anziché essere ratificato dall’Autorità competente che dovrebbe essere invece secondo noi la Giunta comunale, in quanto si tratta di un provvedimento di natura politico-tecnica. Sarebbe opportuno, per il futuro, che tali provvedimenti di VIA passino tutti per competenza alla Giunta.

In definitiva si parla di un progetto che probabilmente nessuno sarà interessato a portare avanti, ma che se non sarà ben gestito dall’Amministrazione comunale nella fase autorizzativa potrebbe avere ripercussioni importanti dal punto di vista ambientale.

L’area ha sicuramente necessità di essere messa in sicurezza e di avere una sua ragionata rinaturalizzazione, senza però necessariamente impegnare altra attività estrattiva, con tutti i disagi che ne conseguirebbero, ma piuttosto studiando alternative e cercando finanziamenti di altro genere con progetti meno impattanti e più sostenibili”.

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