In una delle giornate simbolo della memoria, l’anniversario della strage di Sant’Anna di Stazzema, nasce la Rete dei Comuni toscani teatro di stragi ed eccidi nazifascisti.
Il presidente della Regione Toscana ha firmato stamani il protocollo d’intesa che darà vita a un organismo per promuovere iniziative di divulgazione e diffusione delle conoscenze che
salvano la memoria delle stragi e degli eccidi nazifascisti in Toscana. Insieme al presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, hanno sottoscritto l’intesa i comuni toscani teatro di
stragi nazifasciste, l’Istituto storico toscano della resistenza (ISRT), l’Istituzione Parco Nazionale della Pace, la Rete degli Istituti storici toscani della Resistenza e dell’Età Contemporanea, la Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, la Federazione regionale Toscana delle Associazioni Antifasciste e della Resistenza.
“Siamo qui oggi – ha detto Giani – come ogni anno ma la nostra presenza ha ancora più forza. Dire mai più significa onorare i 560 civili inermi trucidati dalla furia nazifascista in una delle stragi più efferate della storia d’Italia, significa fare i conti con la memoria ma significa fare i conti anche con il presente guardando al futuro. Per questo oggi il mio pensiero è rivolto anche ai bambini soli per strada, alle persone accalcate nel tunnel della metro per difendersi dai bombardamenti che stanno colpendo l’Ucraina. E da Stazzema, luogo simbolo della resistenza, ribadisco che la Toscana è e sarà sempre dalla parte della pace e della libertà, due dei suoi valori fondanti, che non li dimentica e che si adopra per trasmetterli alle nuove generazioni. Anche per questo abbiamo dato vita alla Rete dei Comuni toscani teatro di stragi ed eccidi nazifascisti. Uno strumento con il quale parliamo
ai giovani perché conoscano e capiscano che la nostra Costituzione, cuore della democrazia, è nata proprio dalla Resistenza e dalla lotta antifascista”.
I primi Comuni teatro delle stragi e che stamani hanno firmato il protocollo d’intesa sono: Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Stazzema, Firenze, Fucecchio, Massa Marittima, Sesto Fiorentino, Figline Incisa Valdarno, San Casciano Val di Pesa, Greve in Chianti, Pontassieve, Colle val d’Elsa, Ponte Buggianese, Camaiore, Guardistallo, Civitella, Pescaglia, Carrara, Pian di Scò Camaiore, Guardistallo, Civitella, Pescaglia, Carrara, Pian di Scò e Pescia.
A questo primo nucleo nelle prossime settimane si aggiungeranno le adesioni degli altri Comuni che sono stati teatro di stragi nazifasciste in Toscana.
(ITALPRESS)