Toscana Aeroporti: “Sconcertanti e drammatiche le parole del segretario della Camera del Lavoro”

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Il botta e risposta fra Toscana Aeroporti e Paola Galgani non si ferma. La società che gestisce gli scali di Firenze e Pisa controbatte alle dichiarazioni del segretario generale della Camera del Lavoro che aveva precedentemente sostenuto la presa di posizione della Fiom Cgil riguardo lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola:

In merito alle dichiarazioni del Segretario Generale della Camera del Lavoro di Firenze, Paola Galgani, Toscana Aeroporti ritiene tali affermazioni non tanto sconcertanti, quanto piuttosto drammatiche.

La Segretaria Galgani dichiara che lo sviluppo aeroportuale provocherà pregiudizio al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino. Forse non sa che l’Università di Firenze, titolare del Polo Scientifico, ha dato parare positivo al master plan in Conferenza dei Servizi.

Probabilmente, quindi, Paola Galgani non solo è un miglior pianificatore urbanistico della Regione Toscana, che tramite la sua Giunta, le sue Direzioni e il suo Consiglio regionale ha pianificato in modo organico tutta l’area, ma addirittura è più capace dell’Università stessa nel tutelare il Polo Scientifico che a Toscana Aeroporti sta a cuore più che a lei. A Toscana Aeroporti sta a cuore più che a lei il parco della piana, che grazie allo sviluppo dell’aeroporto e ai soldi che vi saranno investiti, diventerà finalmente un parco e non una discarica, come è ora in attesa degli investimenti che discendono dal suo documento politico programmatico.

Rimane ancora un interrogativo su cosa voglia dire il Segretario quando dichiara che ‘non è per il ridimensionamento dello scalo ma per la sua riqualificazione che vuole dire tutela quantitativa e qualitativa dell’occupazione’. Quando la Galgani smetterà di parlare per slogan ma scenderà nella vita reale a dare senso alle parole che dice, scoprirà che nella vita o si cresce o alla lunga si rimpicciolisce. Questa è la vita umana come quella delle aziende, che forse lei non conosce troppo intenta a scrivere documenti programmatici che rimarranno tali”.

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