Serre cinesi a Campi, ecco la relazione del blitz

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Questa la relazione del blitz sulle cosiddette “serre cinesi” a Campi Bisenzio (LEGGI QUI).

L’intervento di quest’oggi – si legge in una nota del Comune di Campi Bisenzio – ha comportato la sinergia di vari settori della vigilanza ambientale di diversi Enti, quali: polizia municipale e le sue unità operative di edilizia-ambiente, pronto intervento,carabinieri-forestali; Servizio Fitosanitario regionale, Ispettorato del Lavoro (NIL); Igiene Urbana e Alimentari ASL; Servizio Prevenzione Luoghi di Lavoro.

L’intera attività è stata prodromica a ridurre il fenomeno del proliferare di questa attività agricola di coltivazione di ortaggi con ignota origine delle semenze, dei fitofarmaci impiegati, della presenza di materiali come rifiuti del tipo: plastiche, sacchi di residui industriali di tessuti, sversamenti nei canali di sostanze sconosciute. Serre in cui all’interno sono stati individuati vani e manufatti per ricovero persone e distintamente una latrina con platea in cemento e scarico diretto in falda.

In sostanza in questa attività verificata nella giornata, di proprietà di cittadini italiani ma data in gestione a ditte cinesi, ha palesato una situazione di degrado troppo grave e tendente a compromettere gli equilibri già delicati e particolari di ecosistemi alluvionali caratteristica di queste terre, con la falda acquifera visibile o a minimi termini di profondità.

Potenziale pericolosità, anche per l’impiego di disserbanti altamente tossici sia della salute pubblica che delle persone lavoranti, vedi allacciamenti “fantasia” per l’impianto elettrico e sopratutto della 
potenziale filiera degli ambulanti che passando da queste serre poi 
distribuiscono a rivenditori che non fornscono solo la domanda della 
comunità cinese compreso i loro ristoranti, ma a punti vendita o a 
mercati rionali abbordabili anche da cittadini italiani“.

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