Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri
Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno
Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza (Dante, Inferno, canto XXVI)
12 gennaio 1985 – Il grande freddo
Le nevicate per Firenze sono un evento quasi straordinario. Temuto, ma, allo stesso tempo, anche agognato perché capace di risvegliare lo spirito del gioco nell’animo dei fiorentini. Nel 1915, anno di guerra, La Nazione così riportava sulle sue colonne:
i fiorentini hanno salutato con gioia la neve, assistendo con lieto animo alle battaglie giovanili sulle pubbliche piazze
Altri cronisti hanno consegnato alla storia la nevicata del 1493, quando Michelangelo confezionò un pupazzo di neve per Piero de’ Medici, e quella del 1510 quando alla nevicata si aggiunse il freddo polare che fece ghiacciare l’Arno. I fiorentini ne approfittarono per giocarci una partita di calcio. Più recentemente la nevicata del 2010 trovò la città completamente impreparata a fronteggiare la calamità, ma non a sorridere in maniera arguta per il mancato intervento della macchina comunale e di chi la guidava:
O Renzi, col sale che t’ha’ buttato pe’ la strada ‘un condisco neanche l’insalata!
Il vero grande freddo Firenze lo assaporò nel gennaio 1985. Dal 4 al 9 gennaio di quell’anno ci furono delle intense nevicate cui seguì un repentino abbassamento delle temperature provocato dell’arrivo di aria fredda dall’Artico. Il giorno più freddo fu il 12 gennaio quando a Peretola il termometro si fermò sul -23,2° C. La cosa strana fu che, per un fenomeno meteorologico detto albedo, nelle stesse ore all’osservatorio Ximeniano in pieno centro la minima fu “solo” -10,6° C.
L’osservatorio in questione fu fondato nel 1756 dal padre gesuita Leonardo Ximenes all’ultimo piano del convento della Chiesa di San Giovannino nell’attuale via Martelli.
Ximenes fu un grande studioso di astronomia e condusse numerosi studi grazie allo gnomone di Santa Maria del Fiore la cui realizzazione è attribuita a Paolo Dal Pozzo Toscanelli. Dopo la soppressione dell’ordine dei Gesuiti, nel 1773, i padri Scolopi, nuovi proprietari dell’osservatorio di via Martelli, indirizzarono gli studi verso la meteorologia e iniziarono a raccogliere i dati del clima fiorentino. Oggi grazie ai loro rilevamenti possiamo sapere che il giorno più caldo degli ultimi due secoli è stato il 26 luglio 1983 quando il termometro segnò 41,6°C. Nel 1906 il direttore, padre Guido Alfani, indirizzò gli studi verso la sismologia e arricchì il laboratorio di strumenti da lui ideati o perfezionati. Attualmente lo stesso laboratorio fa parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Daniele Niccoli