Sesto giorno per giorno la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore dei libri Sesto una bella storia e Sesto Fiorentino – I giorni della nostra storia
Fatti e date che caratterizzano la storia e la cronaca della città di Sesto con la speranza che ci possano aiutare a conoscere la nostra semenza e a intuire il nostro futuro.
La casa sul confine dei ricordi,
la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi là le tue radici
se vuoi capire l’anima che hai (Francesco Guccini)
Sesto giorno per giorno
24 aprile 1966 – I’ cine da i’Fantechi e la panna a i’ Partito
Oggi giornata speciale. L’è domenica e si va a i’cine. Subito dopo desinare la mamma la m’ha preparato di tutto punto e siamo partiti pe’ Sesto. Sì perché noi un’ si sta mica a Sesto, si sta in Valdirose che l’è dimorto distante.
Con questo tempo ‘un ci si capisce più nulla. Fino a ier l’altro ci voleva i trabiccolo co’ i veggio e oggi si potrebbe andare anche in camiciola
L’è i’ babbo che si lamenta dei cambiamenti del tempo; tutti gli anni la stessa storia. Sembra che sia una novità.
Abbiamo parcheggiato la nova Fiat 850 celeste in piazza del Comune, vicino a il negozio di’ Boccia, quello dei detersivi. Poi siamo saliti su pe’ la Strada Nova e camminando s’è trovato i’Ciacche. Ora unnè tempo di caccia, ma co’ i’babbo gl’hanno trovato i’modo di chiacchierare a lungo di fagiani e finunguelli. Se n’ammazzassero la metà di quelli che rammentano si morirebbe d’indigestione. Invece dimorte padelle sai. Proprio qualche mese fa l’ho visto co’ i mi’ occhi Gigi, (un altro della banda) padellare un fagiano che si prendeva con le mani. S’eramo alla Cavallina.
Intanto però fra una chiacchiera e l’altra s’è rischiato di far tardi e un mi sono potuto neanche fermare a guardare la bottega di Pirrino che l’è sempre piena di balocchi. Da i’Fantechi, quello vecchio, oggi danno un film di cappelloni, come dice i’babbo: “Il ritorno di Ringo”. Mi garberà di sicuro perché anche quello prima m’è garbato un monte.
Ancora di più però mi garberà la panna co’ cialdoni che poi si piglierà a i’Partito. I‘ babbo e la mamma mi ci portano sempre dopo i’cine. Oggi però devo stare attento perché l’altra settimana con la panna mi sono fatto una bella frittella su’ pantaloni
tu c’hai i’ garbo d’un ciuco che bee a boccia – la m’ha detto la mamma e fra poco ne busco.
Al Partito c’è sempre un sacco di gente e i’babbo n’approfitta per mettersi a parlare co’ su’amici. L’altra domenica c’erano Celestino e Micio e si messano tutti a parlare della Fiorentina che l’aveva pareggiato con l’Inter.
E s’è buttaho via una bella occasione vai. Se Merlo invece che dare la palla a Brugnera gliela daa a Hamrin, che gl’era solo come un brucio, tu vedei che Sarti gl’andaa a piglialla in fondo alla rete quella palla. Vaiia vai.
Oggi la Fiorentina gioca a Napoli. L’è dura, ma noi ci s’ha Hamrin e secondo me si vince.
Intanto speriamo che la panna me la serva i’ Bambo chell’è i’ mi’ cameriere preferito perché mi dà sempre un cialdone in più.
Domani l’è festa un’altra vorta e se il tempo l’è bono s’andrà a far merenda con gli zii e i mi’cugini a ‘i Campo dell’aviazione. La mamma l’ha detto che la farà i’ cenci: madonna come son boni. L’altr’anno si giocò anche a pallone, se l’erba la unnè troppo molle forse si giocherà anche domani.
Ma un bimbo che ne sa
sempre azzurra non può essere l’età (I Nomadi)
Daniele Niccoli