Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri
Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno
Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza (Dante, Inferno, canto XXVI)
25 febbraio 1489 – Giovanni de’ Medici ordinato diacono
Dopo la congiura de’ Pazzi, sostenuta da Papa Sisto IV, Lorenzo il Magnifico aveva la necessità di chiudere la lunga stagione di conflitti con lo Stato Pontificio. Il passo principale di questa politica di distensione fu il matrimonio di sua figlia Maddalena con Franceschetto Cybo, figlio di Papa Innocenzo VIII. Un ruolo importante lo rivestì anche l’altro figlio, Giovanni, che fu prima insignito dell’incarico di protonotario (1483) e che poi, il 25 febbraio 1489 ricevette gli ordini di diacono. Il 9 marzo 1492 Giovanni vestì le vesti cardinalizie, ma la scalata, che sembrava inarrestabile, subì una doppia brusca battuta d’arresto: nel giro di pochi mesi infatti passarono a miglior vita sia suo padre che Innocenzo VIII. I rapporti con il nuovo Papa, Alessandro VI, non furono mai buoni e per questo Giovanni dovette sopportare un lungo periodo di oblìo che si protrasse anche durante la prima parte del pontificato di Giulio II.
Solo quando quest’ultimo rovesciò l’antica allenaza con la Francia di Luigi XII, il Medici finalmente ottenne un incarico importante: rettore pontificio di Bologna e della Romagna. La sconfitta nella battaglia di Ravenna contro i francesi poteva costare caro a Giovanni. Fu fatto prigioniero e indirizzato verso la Francia, ma per sua fortuna riuscì a fuggire durante il tragitto grazie all’intervento di un’armata di contadini. Giovanni sfruttò al massimo quell’episodio per risollevare il suo destino quello della sua famiglia.
Nell’agosto 1512 ottenne che il Papa e suoi alleati deliberassero la restaurazione del potere mediceo a Firenze, cosa che avvenne puntualmente nel settembre successivo, mentre nel 1513 divenne il “naturale” successore di Giulio II.
Il conclave lo elesse Papa l’11 marzo, ma essendo solo diacono, il nuovo pontefice dovette essere ordinato prima sacerdote (15 marzo) e poi vescovo (17 marzo). L’incoronazione si svolse il 19 marzo. Il nuovo Papa, Leone X, aveva solo 38 anni. Tra la fine del 1515 e l’inizio del 1516 sostò a Firenze e la città gli tributò grandi onori. Pare che durante questo soggiorno il Papa abbia compiuto una visita alla Pieve di Cercina. Prova ne sarebbe, l’affresco, pressoché illeggibile, che si trova sotto il loggiato della Pieve stessa e di cui esiste una copia su tela realizzata nel Settecento. La peculiarità di quest’opera, che raffigura una processione, è rappresentata da un labaro su cui è disegnato un compasso. Lo strumento anticamente era definito anche seste perché l’apertura del compasso con cui si descrive una circonferenza è pari al lato dell’esagono inscritto. Le seste, usate, secondo Dante, da Dio per tracciare i confini dell’universo, sono il simbolo di Sesto Fiorentino.
Poi cominciò: «Colui che volse il sesto
a lo stremo del mondo, e dentro ad esso
distinse tanto occulto e manifesto (Dante Alighieri)
DANIELE NICCOLI
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