26 ottobre 1884 – Inaugurazione del Cimitero Comunale

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Cimitero Maggiore
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Sesto giorno per giorno la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro Sesto una bella storia e Sesto Fiorentino, i giorni della nostra storia

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

La casa sul confine dei ricordi,
la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi là le tue radici
se vuoi capire l’anima che hai (Francesco Guccini)

Sesto giorno per giorno

26 ottobre 1884 – Inaugurazione del Cimitero Comunale

La realizzazione, negli anni ’30 dell’Ottocento, del cimitero in prossimità della pieve di San Martino non risolse in maniera definitiva il problema delle sepolture. Subito dopo l’Unità d’Italia gli amministratori del Comune decisero di realizzare proprio in quella zona il nuovo Centro del Paese con il Palazzo Comunale, la piazza del Municipio e la piazza del Mercato (l’attuale piazza 4 novembre) e la presenza del cimitero era da considerarsi quanto meno disdicevole. Furono però le leggi sulla sanità pubblica, approvate nel 1865, a imporre la svolta definitiva. Il vecchio cimitero era fuori dai canoni della legalità e la classe politica dovette affrontare il problema del suo spostamento. Due erano i problemi fondamentali da risolvere: vincere le resistenze della Chiesa per realizzare un cimitero comunale che sostituisse quelli parrocchiali, e trovare un’area adeguata per collocazione e dimensione.
La prima proposta in Consiglio comunale arrivò da Enrico Giorgi De Pons che propose al Comune l’acquisto di un terreno in prossimità del torrente Gavine. Si trattava di un suo terreno, ma all’epoca era prematuro occuparsi di conflitto d’interessi. Anzi gli interessi dei proprietari terrieri, che poi erano gli stessi consiglieri comunali, rappresentarono motivo di controversia e ostacolarono la rapida soluzione della faccenda.

Le ipotesi al vaglio furono molte: Camporella, Pian di Quinto, i terreni compresi fra Castello e Sesto. Addirittura si pensò alle pendici di poggio al Giro, ma alla fine il nuovo cimitero fu realizzato nei pressi del torrente Zambra in modo che non ostacolasse l’attività della non lontana Manifattura Ginori.

L’idea del cimitero comunale uscì formalmente sconfitta perché le parrocchie delle frazioni continuarono a gestire i loro piccoli cimiteri.
Fu però solo questione di tempo, con il progressivo cambiamento della mentalità dei sestesi il camposanto di Quinto divenne veramente la loro ultima dimora.

L’inaugurazione avvenne il 26 ottobre 1884.

Così ricorda l’evento Enrico Giusti decoratore della manifattura Ginori nei suoi Lunari:

Stasera è stato benedetto il nuovo camposanto comunale nel fondo allo stradone con l’intervento delle autorità municipali e della Banda

Queste invece le terzine dedicate all’opera da don Lino Chini:

Nel pian di Quinto erbifero ferace,
un nuovo Camposanto han fabbricato,
perché i contribuenti abbian pace

dagli Esattor, dopo l’estremo fiato:
e oh! Progresso! Oh spettacolo giocondo
ci portano in carrozza all’altro mondo

Daniele Niccoli

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