29 settembre 1981 – In delegazione da Sandro Pertini

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Sesto giorno per giorno la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro Sesto una bella storia e Sesto Fiorentino, i giorni della nostra storia

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

La casa sul confine dei ricordi,
la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi là le tue radici
se vuoi capire l’anima che hai (Francesco Guccini)

Sesto giorno per giorno

29 settembre 1981 – In delegazione da Sandro Pertini

Con la delibera 755 del 22 dicembre 1979 il consiglio Comunale di Sesto Fiorentino autorizzò con voto unanime, il sindaco, Elio Marini, a presentare domanda per l’assegnazione al Comune della medaglia al valor civile e militare per il contributo dato durante la Resistenza. La richiesta fu inviata il 22 luglio 1981, sulla base di una relazione di Galileo Corsi membro del C.L.N. di Sesto Fiorentino. Qualche giorno più tardi Marini inviò una lettera a Sandro Pertini con la quale si chiedeva che una delegazione di rappresentanti del Consiglio comunale e del Comitato Unitario antifascista potesse essere ricevuta dallo stesso Presidente della Repubblica.
L’incontro alla fine fu fissato per le 11,30 del 29 settembre 1981. Il gruppo di sestesi fu accolto da un giovane corazziere di Sesto all’epoca in servizio militare presso il Quirinale La delegazione, al fine di rappresentare tutte le istituzioni cittadine, era molto numerosa. Ne facevano parte, oltre al sindaco Elio Marini, la segretaria Graziella Milani, il pievano don Cassulo, Guido Vangi (Mitraglia) dell’Anpi, lo scultore Delio Granchi, autore di una medaglia di bronzo donata a Pertini, il dott. Gino Conti, l’assesssore Franco Zuffanelli, Barducci dell’associazione Combattenti e Reduci, Fosco Fantechi e Galileo Corsi del C.L.N., Bruno Pecchioli del Comitato Unitario Antifascista, l’ex senatore Giulio Cerreti, l’ex sindaco Edgardo Gemmi, il segretario del P.C.I. Maurizio Quercioli, Umberto Paoletti di Democrazia Proletaria, i rappresentati dei movimenti giovanili di PCI e DC, rispettivamente Gianni Gianassi e Marcello Guarnieri e poi ancora Luciano Scarlini, Enrico Borchi, Pelio Pozzi, Vitaliano Parigi e Franca Risaliti della Camera del Lavoro.

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In un’intervista pubblicata il 7 dicembre 2018 da tuttosesto.net,  Graziella Miilani, che ancora ringraziamo per le foto, ricorda le emozioni di quel giorno mentre Maurizio Quercioli racconta un aneddoto che ha come protagonista il corazziere che accompagnava il Presidente partigiano.

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Alla fine Sesto non si è potuta fregiare della medaglia. Si disse che erano passati troppi anni. Un peccato che però niente toglie all’importanza di quella lotta e ai sacrifici sopportati dai cittadini sestesi, in armi o no. Siamo comunque certi che Pertini avrà apprezzato la relazione di Galileo Corsi e avrà ascoltato attentamente i racconti che gli saranno stati fatti direttamente al Quirinale.

Bello comunque vedere nelle foto personaggi che, nella loro diversità, hanno fatto la storia del nostro paese, impegnarsi per obiettivo comune che sarebbe stato certamente meritato.

Daniele Niccoli

 

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