L’ennesimo colpo di scena nella politica sestese è arrivato martedì 28 gennaio nel corso della seduta del Consiglio comunale. Per Sesto, in maggioranza insieme a Sinistra Italiana, sosterrà Eugenio Giani alle elezioni regionali.
Il dibattito si è subito infiammato, non fosse altro per le idee contrastanti sullo sviluppo dell’aeroporto di Peretola: la lista civica, infatti, è sempre stata contraria alla nuova pista. Favorevole, invece, l’attuale presidente del Consiglio regionale.
Abbiamo intervistato in esclusiva il presidente di Per Sesto, Maurizio Soldi.
Com’è nata la decisione di appoggiare Eugenio Giani?
“Vogliamo stare all’interno del centrosinistra, ma continueremo ancora di più a sostenere il no al termovalorizzatore e al nuovo aeroporto. Stare adesso nel centrosinistra è l’unico modo per provare a condizionare certe scelte sulle infrastrutture. Non è solo questione di dire sì o no all’aeroporto. Se si vuole provare a condizionare certe scelte, è necessario riattivare il civismo. Questo è il nostro compito. La destra è l’alternativa? No, grazie. Se Sinistra Italiana, Toscana 2020, Comunità Civica Toscana, Verdi, Demos e altre forze politiche hanno già deciso di sostenere il candidato di centrosinistra, ci sarà un motivo. Se alle elezioni europee potevamo tirarci fuori, alle regionali sicuramente no. Abbiamo preso una decisone in continuità e in opposizione alla nuova pista. Su questo punto sono categorico. E non si tratta solo dell’aeroporto, tra l’altro uscito fuori dalle scelte della politica visto che a breve ci sarà la sentenza del Consiglio di Stato sul Masterplan. Diciamo no al turismo mordi e fuggi. La Piana fiorentina è una delle aree più industrializzate d’Italia. Siamo a favore del settore manifatturiero e dello sviluppo sostenibile. L’aeroporto va contro tutto ciò. Il problema non è giustificare il no, ma il sì alla nuova pista. A Firenze ci sono già 19-20 milioni di turisti. Portarne altre 9 significherebbe trasformare la città in Gardaland. Vogliamo il turismo qualificato? Si punti su Pisa”.
Al di là della divisione sulle infrastrutture, perché, secondo voi, Eugenio Giani è il candidato giusto?
“Il candidato giusto è stato presentato da forze politiche, guidate dal partito di maggioranza, che hanno individuato in lui un certo tipo di programma che non può essere legato solo all’aeroporto. In Toscana il centrosinistra sta tornando a sostenere un sistema di sviluppo sostenibile in cui noi ci riconosciamo. In più c’è la sanità, attraversata da problemi che come forza civica, vogliamo provare a risolvere. Non esiste l’uomo solo al comando. Vogliamo risvegliare il civismo. Chissà, magari insieme alle Sardine. Anche loro sono liste civiche. La contrarietà all’aeroporto è la somma di tanti progetti e modelli di sviluppo sostenibile che appoggiamo“.
STEFANO NICCOLI
LEGGI ANCHE: