Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri
Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno
Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza (Dante, Inferno, canto XXVI)
20 febbraio 1907 – Tram elettrico n°1
Alla fine dell’Ottocento La Societè Anonyme des Tramways Florentins detta anche la ‘Belga’ per le origini dei suoi proprietari, grazie a una concessione che scadeva nel 1905 elettrificò tutta la rete tranviaria di Firenze.
Ciò fu possibile anche grazie all’assorbimento de La società Italiana per la Tranvia del Chianti e dei Colli Fiorentini che nel 1890 si era resa protagonista della realizzazione della prima linea tranviaria elettrificata d’Europa: la Firenze-Fiesole.
Nel 1898, la Belga realizzò, lungo l’attuale viale dei Mille, una struttura in grado di ospitare l’impianto a vapore per la produzione dell’energia elettrica necessaria all’alimentazione della rete, gli uffici, le officine di riparazione e il deposito. Oggi è la sede del deposito Ataf.
Nel 1906 il Comune di Firenze, che nel frattempo aveva assunto in proprio servizio, concesse di nuovo la gestione del trasporto cittadino alla Belga mantenendone tuttavia la titolarità. L’accordo prevedeva che al Comune toccasse l’onere della posa delle “verghe” mentre la Belga si doveva occupare delle linee aeree e delle vetture.
Il 20 febbraio 1907 furono inaugurate le prime due linee urbane a trazione elettrica. La prima conduceva da Piazza della Signoria al passaggio a livello delle Cure e andò a sostituire sostituì il vecchio servizio omnibus a cavalli. Questa linea fu la prima a essere contraddistinta da un numero: 1
Il numero 2 fu invece affidato alla linea che conduceva da piazza della Signoria al passaggio livello di via Vittorio Emanuele.
Iniziava così una lunga storia che si sarebbe momentaneamente interrotta il 20 gennaio 1958 quando il manovratore Vittorio Bartolozzi completò l’ultima corsa che portava dalle cascine a San Gervasio e portò la vettura nel deposito di piazza Alberti.
La storia sarebbe poi ripresa nel 2010 con l’inaugurazione della linea T1 della nuova tramvia. Verghe e pali tornarono ad essere protagonisti
DANIELE NICCOLI
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