Cammina, cammina
Quante scarpe consumate
Quante strade colorate
Cammina, cammina
Vanno verso nord, disegnano confini
Scendono poi a sud, segnando destini
Rimangono nel cuore quelle strade sotto il sole
Bello è ritornare, ma andare forse è meglio
(I Nomadi)
Itinerario:
- Via di Querceto
- Via del Cuoco
- Via Lino Biancalani
- Via del Ghirlandaio
- Via padre Eligio Bortolotti
- Via del Gavine
- Via delle Cappelle
- Via del Borgo
- Via del Pallottolaio
- Via del Borgo
- Via Lino Biancalani
- Via Messina
- Piazza Palermo
- Via Bari
- Via Napoli
- Via Raffaello Sanzio
- Piazza Lorenzo Ghiberti
- Via del Cuoco
La partenza oggi è fissata in via di Querceto anche per rendere chiaro fin da subito quale sia l’obiettivo della giornata: Querceto ovvero quel borgo che fino al 1423 faceva parte della comunità di Calenzano
Dopo aver attraversato via Cafiero mi immetto in via del Cuoco, toponimo che deriva dalla località Quoquo che secondo Clara Cresci è attraversata dalla parte inferiore di questa strada. Secondo Giulio Vannucchi, invece, il nome deriverebbe dal fatto che qui si trovavano i possedimenti di Mastro Giorgio da Correggio cuoco del granduca Cosimo I de’ Medici.
Svolto in via Lino Biancalani dal nome del partigiano ferito durante la battaglia per la liberazione di Firenze e morto a Sesto l’11 settembre 1944. La strada era precedentemente conosciuta come via dei Finestroni.
Incrocio una prima volta il torrente Gavine che poco più a sud si interra per riemergere sotto i’treno. Lo strano andamento di questo corso d’acqua mi induce a un supplemento di indagine sul geo portale Lamma.
Dalla foto si vede che il torrente è formato da due tronconi. Quello più lungo nasce poco sopra Villa Il Masseto, mentre quello più corto prende origine dalla zona di villa Alberti.
Intanto proseguo su vi del Ghirlandaio fino all’ennesimo tabernacolo di fronte al quale mi soffermo per ammirare a destra Villa Capponi restaurata e trasformata in un albergo e a sinistra l’ingresso del convento delle suore di Santa Marta.
Proseguo su via Bortolotti fino alla chiesa di San Jacopo. Un edificio di cui si ha notizia fin dal 1263. Al suo interno si possono ammirare l’altare in maiolica Ginori del 1780 e il Crocifisso del Chiarito cui era devoto anche Lorenzo il Magnifico.
Sulla parete sono ben visibili due targhe e un rilievo dedicate a padre Eligio Bortolotti il parroco ucciso dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale.
Querceto nel anni ’40 era difficilmente raggiungibile dal centro di Sesto e, dopo l’armistizio rappresentò la prima base, grazie anche alla gente fidata che lo abitava divenne punto di ritrovo dei partigiani prima di salire a Morello. La casa colonica della Cipressa, in prossimità delle Cappelle, rappresentò il primo centro di smistamento.
Dalla chiesa, guardando verso il monte è possibile vedere villa il Poggio che negli anni ’70 fu abitata da Giorgio Saviane. Celebre autore di Eutanasia di un amore libro che diventò film con Ornella Muti e Tony Musante. La prima scena fu girata proprio a Sesto
Scendo poi per via del Gavine fino a incontrare i locali che una volta ospitavano la Casa del Popolo e che oggi sono stati trasformati in eleganti appartamenti.
Risalgo un breve tratto di via delle Cappelle dal nome di antiche cappelle erette in prossimità di un romitorio. Nel 1738 i frati eremitani di sant’Agostino vi eressero una chiesa e un convento che fu soppresso durante il periodo napoleonico.
Entro finalmente in borgo Tantola o antico Borgo di Querceto ricordato fin dal IX secolo. Chissà che non fosse di queste parti quel Braculo da Querceto che partecipò alla battaglia di Montaperti. Si tratta di un piccolo villaggio a sé stante molto caratteristico esattamente come il nome di una delle sue strade: via del Pallottolaio. Pare che il nome sia riferito a un luogo adatto giocare a bocce o a ruzzola.
La breve ma bella camminata volge al termine. Dopo aver percorso un’altro tratto di via Biancalani e aver incontrato l’ennesimo tabernacolo viriamo decisamente a sud verso la nuova sede della Casa del Popolo in via Napoli, giusto per ricordarvi che mercoledì 2 ottobre proprio lì sarà presentato il libro dedicato alla squadra di calcio della Casa del Popolo.
TuttoSesto sarà protagonista a vario titolo.
Chiudo con circa 3 chilometri, 12 foto e 7 link per gli approfondimenti.
Alla prossima.
Daniele Niccoli