Il botta e risposta continua imperterrito. Dopo il commento di Sinistra Italiana Campi Bisenzio alle parole del vice premier Matteo Salvini sull’ampliamento dell’aeroporto di Peretola, era seguita la replica di Filippo La Grassa, consigliere comunale della Lega a Campi. Finita qui? Neanche per sogno. Ecco la controreplica di Sinistra Italiana:
“Ci attendevamo la risposta della Lega ma non pensavamo fosse così rozza e vuota di contenuti. Del resto, non sapendo stare sugli argomenti la cosa più semplice è buttare la palla in calcio d’angolo, parlare di altro.
Sinistra Italiana non è contro qualsiasi forma di sviluppo. Ma è ostinatamente contro lo sviluppo a prescindere. Cioè contro quello sviluppo che non tiene conto delle conseguenze che comportamenti e infrastrutture possono provocare. E infatti abbiamo parlato di “Sviluppo Sostenibile”, termine a lei sicuramente noto. Ma caso mai se lo fosse scordato le riportiamo la definizione della Commissione Mondiale sull’ambiente e lo sviluppo del 1984: ‘Lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali’.
Si parla di fare senza distruggere, senza derubare le generazioni presenti e soprattutto quelle future.
E’ quanto abbiamo scritto nel commento alle parole di Salvini, il cui argomento è stato “più si viaggia meglio è”. In sostanza abbiamo detto che mettere lì un aeroporto non è progresso, ma distruzione e sconvolgimento di un territorio sul quale insistono almeno 6 città con poco meno di 1 milione di abitanti e di un habitat prezioso per la fauna e la flora che lì si ritrova. Un territorio delicatissimo, fragile, esito di duemila anni di bonifica (pensi iniziarono gli etruschi!), già ampiamente cementificato. Abbiamo parlato di interventi devastanti come lo spostamento di un lago ed il cambio di percorso del Fosso reale deputato a ragimare le acque alte. Tutti concetti che a voi, di cultura Padana notoriamente all’avanguardia, è facile immaginare chiarissimi.
Inoltre la invitiamo a leggere la parte terza della VIS del 1985: caso mai non la trovasse saremo lieti di inviargliene copia. In essa c’è scritto che l’area in questione era già allora, sul piano ambientale, fortemente compromessa e che qualsiasi ulteriore intervento volto ad aggravarne le condizioni era da non fare. Anzi da operare per migliorare la condizione già allora esistente.
Come vede nessuna decrescita felice e neppure un duello campanilistico tra Firenze e Pisa, ma semplicemente una presa d’atto che fare un nuovo aeroporto nella Piana fiorentina è una solenne sciocchezza. Anzi, lo sarebbe, se non ci girassero attorno tanti interessi e soldi da far pensare che lo sviluppo e l’interesse comune non c’entrino proprio nulla“.